L'Arpa ha pubblicato il rapporto sulla situazione idrica del Piemonte nel 2021
I dati parlano di un anno con piogge totali sotto la media, con distribuzione delle precipitazioni disomogeneaÈ stato pubblicato il rapporto sulla situazione idrica in Piemonte nel 2021. Il documento analizza i dati di monitoraggio della rete regionale e descrive le condizioni pluviometriche, nivometriche e delle portate dei principali corsi d'acqua.
Il 2021 in Piemonte è risultato un anno con piogge totali leggermente sotto la media; le precipitazioni cadute nel corso dell’anno sull’intero bacino del fiume Po, chiuso a valle della confluenza con il Ticino, sono state pari a circa 865 mm: tale dato è inferiore del 11% rispetto al valore storico di riferimento. La distribuzione sui 12 mesi è risultata disomogenea, con mesi molto asciutti (febbraio, marzo e dicembre) e altri molto piovosi (luglio e novembre).
Per quanto riguarda la neve fresca il deficit del 2021 risulta significativo sull’arco alpino piemontese rispetto alla media storica (periodo 1981-2020). Questo deficit è molto accentuato e tra la stagione invernale 2020-21 e quella 2021-22 si compensa come distribuzione: dapprima concentrato nei settori occidentali e poi in quelli meridionali e settentrionali. La risorsa nivale tuttavia non ha dato evidenti segni di deficit se analizzata dal punto di vista della neve al suolo grazie alle precipitazioni della primavera 2021, mentre sarà considerevole alla fine del 2021 per la stagione invernale 2021-2022.
Dal punto di vista della siccità meteorologica, l’annata 2021 si è aperta in condizioni generali di normalità grazie alle precipitazioni sopra la norma registrate nel dicembre 2020 e nel gennaio 2021. Tuttavia, i quasi due mesi consecutivi senza apporti pluviometrici significativi osservati tra la fine dell’inverno 20/21 e l’inizio della primavera, ha portato la gran parte della regione in condizioni di siccità moderata tra aprile e maggio, una situazione che si è ulteriormente inasprita a fine estate ed inizio autunno, quando, soprattutto nei bacini meridionali del Cuneese, si sono raggiunti picchi di siccità meteorologica severa, localmente, estrema. La rapida alluvione dell’Orba a ottobre e, in generale, un mese di novembre 2021 molto piovoso nelle zone meridionali della regione e non troppo secco a nord, ha dato al Piemonte una breve finestra di normalità. Tuttavia, l’8 dicembre 2021 è stato registrato l’ultimo episodio significativo di precipitazioni diffuse sulla regione, prima che iniziasse una serie consecutiva di 111 giorni senza pioggia che si è protratta fino a primavera 2022 inoltrata. Questo nuovo periodo secco, da un lato ha contribuito a far raggiungere al deficit pluviometrico medio annuo 2021 valori percentuali attorno al 16% e, dall’altro, ha innescato un periodo di scarsità idrica diffusa e da record di cui si pagano le conseguenze anche nel 2022.
Relativamente alle portate dei corsi d’acqua regionali, il 2021 può essere considerato un anno sotto la media, infatti, nel bilancio complessivo dell’anno, si sono registrati scostamenti negativi rispetto ai valori storici di riferimento praticamente ovunque poiché sono mancati eventi significativi nei mesi storicamente più piovosi, ad eccezione di novembre, e sono stati diversi i periodi asciutti sia in primavera che in autunno. Nella sezione di Isola S.Antonio, chiusura del bacino del Po piemontese, la portata media annua è stata il 33% più bassa del valore medio storico.
c.s.
CUNEO Arpa