L'ente Ospedale di Busca resta pubblico e si trasforma in Azienda di Servizi alla Persona
Istituito nel nuovo statuto il 'Giorno della memoria dei benefattori', che cade nel secondo sabato di maggio. Primo appuntamento l'11 nel cortile della sedeIn seguito alla decisione definitiva di restare ente pubblico, trasformandosi in Asp (Azienda di servizi alla persona), l’Ospedale civile di Busca ha aggiornato il suo statuto e, tra l’altro, ha stabilito di istituire una giornata annuale dedicata all’anniversario della fondazione e al ricordo dei tantissimi benefattori dell’ente. La giornata cadrà nel secondo sabato del mese di maggio, in corrispondenza all’incirca della data di fondazione che è il 16 maggio 1755.
“Desideriamo – spiega il presidente Tommaso Alfieri – ricordare con una messa tutti quelli che sono stati vicini nei secoli all’ente, i benefattori che ne hanno permesso lo sviluppo e via via l’adeguamento con i tempi . La prima Giornata dell’Ospedale sarà sabato 11 maggio prossimo: dalle ore 15 alle 18 nella sede in piazza Regina Margherita 10, nel cortile dell’ospedale o, in caso di maltempo, nel corridoio al piano terra, ci troveremo per questo evento al quale sono tutti calorosamente invitati”.
La storia in breve
La nuova azienda di servizi alla persona deriva dall’ Ipab Ospedale Civile di Busca istituita dalla Confraternita della Santissima Trinità nel 1698 come Ospedale dei poveri Infermi e formalmente eretta con atto del Vescovo di Fossano del 4 gennaio 1698. Successivamente, con le regie patenti del 16 maggio 1755, sono aggregati in un solo ente l’Ospedale e la Congregazione di carità (quest’ultima istituita dal Comune di Busca nel 1721 con lo scopo di provvedere ai poveri e ai mendicanti): il nuovo ente è chiamato “Congregazione di carità e Ospedale degli infermi”. L’Ospedale, chiamato anche “Civico Ospedale” o “Ospedale Civile”, svolse la funzione di assistere i poveri infermi per oltre due secoli. Nel corso del ‘900 avviene la separazione dalla Congregazione di carità (trasformatasi in Ente comunale di assistenza) e, nel 1938, con, Regio decreto n. 1631, viene classificato “Infermeria per malati acuti” e acquisisce la struttura tipicamente ospedaliera, con reparti per il ricovero e cura di pazienti con patologie diverse, compreso il reparto maternità, che rimane attivo al 1970.Convertito poi, in base alle normative regionali, in Residenza sanitaria assistenziale (Rsa), la struttura è destinata anziani non autosufficienti che non possono essere assistiti al proprio domicilio. Nel 1997 le suore, che hanno segnato una presenza importante e vitale fin dal 1874, lasciano l’ente e nello stesso anno incominciano i lavori di ristrutturazione in collaborazione con l’Asl. Oggi l’intero edificio, oltre alla Rsa, ospita al primo piano, sotto la diretta gestione dell’Asl, l’Hospice e il centro oncologico, strutture riconosciute come le migliori del settore a livello nazionale. Lo scorso anno, L’Ospedale ha ricevuto ha in gestione l’ex casa di riposo comunale per anziati autosufficienti e la nuova struttura della Casa della salute, situata in piazza Santa Maria, che ha contribuito in gran parte a costruire.
c.s.
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