"L'ufficio turistico di Borgo San Dalmazzo nei locali della stazione una scelta sbagliata"
Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un lettore: "Un alloggio fatiscente, dove bisogna rifare tutto"Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore a proposito dei progetti annunciati dall'amministrazione di Borgo San Dalmazzo per la stazione ferroviaria.
Uno dei più grossi problemi di quasi tutti i Comuni italiani è la mancanza di risorse economiche, per far fronte alle sempre più urgenti necessità dei propri cittadini. Crisi sanitaria, occupazioni precarie e relative difficoltà economiche si sono scaricate sulle famiglie italiane che non sanno più come sopravvivere. Facciamo debiti che, prima o poi, dovremo pagare. Ma il problema della mancanza di risorse, pur grave, è meno dannosa dello spreco e della incapacità dei Comuni di scegliere come spendere le risorse di cui dispongono. Si aggiunga la miopia dei politici che non riescono a capire che utilizzare risorse messe a disposizione dall’Europa, come sta avvenendo anche con il PNRR, così come le risorse dei vari Bandi (come il Bando “Vermenagna-Roya II”) vuol dire toglierle alle reali necessità dei cittadini e caricare di debiti i nostri figli e nipoti che dovranno pagarli. Realizzare un nuovo Ufficio Turistico e il Museo Multimediale, al 1° piano della Stazione Ferroviaria in un alloggio fatiscente, dove bisogna rifare tutto… dal pavimento al soffitto cadente, pareti umide e stanze con 4 aperture, 1 finestra e 3 porte e un’altezza di 4.20 metri, impianto elettrico ed idraulico inutilizzabile, riscaldamento da rifare, quello centralizzato è stato eliminato. Installare un ascensore per portare la gente dal pianterreno al 1° piano, in un edifico storico!? Davvero incredibile la miopia di certe scelte politiche per spendere del prezioso denaro pubblico, pur di spenderlo. E poi “qualcuno” lo annuncia come se fosse un merito… sprecare denaro!
Sul piazzale, oltre ai carri merci per ricordare la vergognosa e infame deportazione, il Memoriale. Al pianterreno della stazione c’è la splendida opera di ingegneria ferroviaria, con lo stupendo plastico della Cuneo - XX Miglia, un’opera realizzata da generosi e bravi borgarini, appassionati e competenti amanti delle Ferrovie. Sul piano binari e strada della Stazione, accanto ai parcheggi, ci sono diversi locali vuoti che potrebbero creare una continuità espositiva e accogliere la Sala Multimediale. Avvicinerebbe la ristrutturata ex Chiesa di Sant’Anna alla stessa Stazione, senza quell’inutile e antiestetico ascensore che potrebbe non essere accettato dalla Sovrintendenza alle belle Arti e dai cittadini con problemi motori, in un edificio nato nel 1887. Le cifre sarebbero di molto inferiori ai 370.000 euro che si vorrebbe spendere per questa opera inutile, sbagliata e strapiena di “vanità pelosa”.
Mi dispiacerebbe riconoscere che fare questa scelta possa essere solo la voglia di farsi ricordare come coloro (Giunta), o colui (Sindaco), che hanno voluto sprecare soldi pubblici pur di riuscire a spendere quella grossa cifra. Certo più utile per rendere migliore e più vivibile una cittadina che, da qualche anno, scivola nella stima e nella considerazione dei propri cittadini. Una classe politica che, prima di pensare a costruire ascensori inutili, sarebbe meglio che si interessasse della pulizia delle strade, della tutela della salute e del benessere dei propri giovani con impianti, palestre e scuole che avrebbero bisogno di più cura e di maggiori attenzioni. E se le obiezioni fossero che quella cifra è solo disponibile per queste cose… allora bisognerebbe che prevalesse il senso delle Istituzioni e l’onestà di ammettere che ci sono destinazioni, anche in altri Comuni, dove usare i fondi destinati a questa opera, ripeto, inutile se non dannosa. Prima che qualcuno me lo possa rinfacciare, ammetto di essere interessato da questo spreco di denaro. In questa Stazione ci vivo da 28 anni ma tutte le migliorie fatte, per rendere dignitosa la vita, dentro uno dei due alloggi, le ho fatte con i miei soldi, e tanti, senza deturpare nulla ma migliorandola, per quelle che sono state le mie possibilità. E sono contento di averlo fatto.
So quello che dico, quando parlo delle condizioni e delle cose che occorrerebbero. Sarebbe stato giusto parlarne prima con i cittadini, per il rispetto che si dovrebbe avere da parte di chi crede di rappresentarli. Non è stato fatto, e questa è presunzione se non peggio!
Giuseppe Tinaglia
Redazione
BORGO SAN DALMAZZO Borgo San Dalmazzo