La cappella buschese di Santo Stefano sarà visitabile con una app
“Chiese a Porte Aperte” permette l’ingresso all’edificio tramite un QR Code. All’interno, un semplice pulsante azionerà una registrazione che illustra gli affreschiPubblicato in origine sul numero del 9 giugno del settimanale Cuneodice: ogni giovedì in edicola
Nato tre anni fa ad opera della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta, il progetto Chiese a Porte Aperte è stato subito definito come un’iniziativa sperimentale di gran carattere innovativo. Nei Comuni che aderiscono al progetto, i visitatori di chiese e cappelle solitamente chiuse possono aprire autonomamente i luoghi di loro interesse grazie all’app appositamente progettata.
Già a partire da quest’anno, la Cappella di Santo Stefano a Busca sarà in questo modo visitabile con l’ausilio dell’applicazione “Chiese a Porte Aperte”, che una volta installata aprirà l’accesso all’edificio tramite un QR Code. L’app porta il nome dell’iniziativa, il simbolo di una chiave antica, e consente l’ingresso, oltre che al luogo fisico, anche al luogo storico e religioso: entrando, infatti, si può azionare con un semplice pulsante una voce pre-registrata che illustra gli affreschi e gli interni. In aggiunta, per orientarsi rapidamente e non perdersi nulla, un sistema di micro-proiettori illumina, di volta in volta, ciò che la voce spiega o racconta.
La ricchissima iconografia presente negli affreschi dei fratelli Biazaci sarà per lo spettatore un’esperienza a tutto tondo. Inoltre, l’adesione all’iniziativa inserirà la Cappella in un circuito culturale internazionale, favorendone la valorizzazione e portando con sé ricadute positive per l’intero territorio comunale.
Eleonora Natilii
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