La fibromialgia è una malattia invalidante: “I pazienti hanno diritto all’indennità”
L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi: “Già lo scorso anno abbiamo lavorato a una legge che riconoscesse la patologia. Ora tutta Italia parla la stessa lingua”La fibromialgia è una malattia invalidante e chi ne è affetto avrà diritto all’accesso diretto alle cure e alle terapie in tutta Italia.
“In Piemonte - spiega l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - abbiamo lavorato già lo scorso anno per portare all’approvazione di una legge, a dicembre, che riconoscesse questa patologia come cronica e invalidante. Sono felice, come assessore alla Sanità di una regione che è stata lungimirante, che ora si possa parlare in tutta Italia la stessa lingua e che si possano avere maggiori strumenti per intervenire. Verrà definito un PDTA adeguato (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) e sarà istituito un Registro nazionale della sindrome”.
Il governo ha attualmente riconosciuto la malattia come invalidante e stabilito che venga erogata dai Comuni una quota bonus di 800 euro ai malati. “La salute e il benessere dei cittadini - sottolinea Icardi - non passano soltanto dallo stato fisico, ma anche dall’accesso alle cure, nel modo più uniforme e semplificato possibile. Evitare esodi da una regione all’altra per accedere alle cure è il primo passo per prendere veramente in carico un paziente e offrigli una speranza di vita migliore”.
Questo ulteriore passo a livello nazionale permette di prendere in carico il paziente in modo più efficace anche da un punto di vista economico e di tutelarne maggiormente i diritti. Chi ha diritto all’indennità per la fibromialgia potrà accedere più facilmente a pensioni di invalidità e avrà maggiori tutele in caso di licenziamento discriminatorio oppure di agevolazioni sul luogo di lavoro.
In Italia sono circa 2 milioni le persone che soffrono di fibromialgia ed è importante intervenire con la prevenzione, una diagnosi precoce e un lavoro coordinato a livello assistenziale per far fronte alla richiesta crescente, formando medici e specialisti.
c.s.
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