La Regione porta a Cuneo l’Accademia del Welfare: “Formazione a portata di territorio”
L’assessore Elena Chiorino ha presentato i primi sei mesi di attività: 42 i corsi già svolti, con 698 partecipanti tra cui 164 lavoratori e disoccupati della GrandaSi è tenuta allo Spazio Incontri della Fondazione CRC di Cuneo la presentazione dei primi sei mesi di attività dell’Accademia del Welfare, iniziativa avviata a settembre 2024 dalla Regione Piemonte. Si tratta, spiega la vicepresidente e assessore regionale alla Formazione Elena Chiorino, dell’undicesima filiera strategica: “Alle accademie di filiera sono attribuiti 96 milioni di euro, di cui 2,5 milioni già declinati sull’Accademia del Welfare”.
Obiettivi sono la riqualificazione e l’ampliamento delle competenze dei lavoratori, sia occupati che disoccupati: “Il sistema dell’accademia è flessibile, - aggiunge Chiorino - si attiva con pochissime persone in piccoli gruppi e con una formazione il più possibile personalizzata, garantendo opportunità a portata di territorio”. Si guarda alla creazione di “opportunità concrete e fruibili dai cittadini”, motivo per cui l’assessore lancia un appello agli attori coinvolti: “Contattateci per spiegarci dove si potrebbe fare meglio, perché il sistema ha bisogno di dialogo continuo: ci sono criticità che emergono solo in itinere”.
Nei primi mesi di attività, l’Accademia del Welfare ha già svolto 42 corsi, con 11.654 ore complessive, per un totale di 698 partecipanti su tutto il territorio regionale (164 in provincia di Cuneo). L’agenzia formativa Salotto e Fioriti di Rivoli (Torino) è capofila di un partenariato che riunisce 40 agenzie formative, 125 imprese e 25 altri soggetti. “A distinguere l’accademia è la sua trasversalità” spiega la dirigente regionale Antonietta Zancan: ne fanno parte aziende attive in servizi di welfare, nel settore socio-educativo e socio-sanitario e nell’inclusione socio-lavorativa.
In partnership ci sono associazioni datoriali, categorie professionali, scuole e centri di formazione professionale, fondazioni its, poli di innovazione: “Le aziende sono il focus e hanno il compito di favorire le politiche di integrazione che la Regione mette in campo, fra cui i tirocini all’estero”. Ci sono corsi per occupati e per non occupati, dove i formandi vengono riuniti in gruppi da due a cinque allievi o in quelli più ampi che vanno da 6 a 14 persone. “Questa accademia - dice ancora Zancan - può fare da raccordo con tutte le altre dieci, accompagnando le aziende nelle politiche di sviluppo del welfare”.
Andrea Cascioli
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