La secca dei fiumi cuneesi dopo due mesi senza pioggia (FOTO)
Secondo i dati comunicati dall'Arpa in un incontro tra Regione e Province in alcuni casi le portate dei corsi d'acqua piemontesi sono oltre il 70 per cento inferiori alla media stagionaleIl Tanaro ha attualmente una portata inferiore del 65% rispetto alla media del periodo. Per il Po il deficit sfiora il 50%, quello del Maira supera il 70%. Sono gli eloquenti dati elaborati dall’Arpa, illustrati martedì 8 febbraio nell’incontro tra Regione e province per fare il punto sul problema siccità. Dall’8 dicembre in Piemonte non si registrano precipitazioni rilevanti, ovvero superiori a 5 millimetri giornalieri di media regionale: una situazione che rischia di mettere in ginocchio il mondo dell’agricoltura, aggravata da una copertura nevosa sull’arco alpino tra le più basse degli ultimi anni. Sempre stando a quanto riferito nel confronto Regione-province in questa stagione invernale si sono persi oltre mille milioni di metri cubi di acqua provenienti dalla neve (oggi siamo a 620 milioni di metri cubi contro una media di circa 1600 milioni di metri cubi).
Inevitabile effetto collaterale le condizioni favorevoli per lo scoppio degli incendi boschivi. Numerosi i casi registrati nelle ultime settimane: la Regione ha dichiarato lo scorso 16 gennaio lo stato di massima pericolosità, tutt’ora in vigora a causa della perdurante siccità. Gli ultimi casi hanno interessato le alture di Villar San Costanzo, Sampeyre, Sanfront e - nella giornata di oggi - il frabosano, ma nei giorni precedenti anche Cervasca e altre località dell’area pedemontana intorno a Cuneo erano state interessate dai roghi.
Nelle immagini scattate oggi, giovedì 10 febbraio, la situazione dei corsi d’acqua nel Cuneese. Nei prossimi giorni, in particolare per lunedì 14, sono previste precipitazioni, ma non saranno significative a tal punto da porre almeno parzialmente rimedio al problema.
Redazione
CUNEO siccità