L’Ail di Cuneo ospita giovani dottorandi aspiranti ematologi in una casa vicino all’ospedale
Accordo tra azienda ospedaliera “Santa Croce e Carle” e UniTo per aiutare l’inserimento di nuovi medici nel repartoNell’ambito di un accordo tra ASO “S. Croce e Carle” e Università di Torino teso a facilitare l’accesso degli iscritti alla Facoltà di Medicina dell’ateneo torinese al nosocomio cuneese, da inizio 2022 l’Ail di Cuneo Sezione “Paolo Rubino” ha iniziato a offrire la propria ospitalità ai giovani aspiranti ematologi. Nel primo anno sono state messe a disposizione le “Case Ail”, ancora poco occupate da pazienti e parenti a causa delle restrizioni Covid. Tuttavia, con il progressivo rientro dell’emergenza e con le case che hanno ripreso progressivamente la loro funzione, si è reso necessario trovare una soluzione alternativa, individuata nella locazione di un appartamento presso il “Central residence”, struttura vicinissima all’ospedale Santa Croce. A fronte di un investimento di circa 7 mila euro annui, di cui una piccolissima parte (equivalente a una notte al mese) viene simbolicamente chiesta al dottorando, l’Ail di Cuneo garantisce così al reparto un aiuto per la attività cliniche quotidiane di medici, pazienti e parenti e opera per favorire l’ingresso dei nuovi ematologi nell’équipe cuneese.
“Negli ultimi anni l’Ematologia di Cuneo ha incrementato di molto la sua attività, sia come numero di pazienti seguiti, sia come complessità - spiega il professor Massimo Massaia, Direttore del reparto di Ematologia di Cuneo -. Gli specializzandi hanno modo di arricchire la loro formazione confrontandosi con un’organizzazione del lavoro differente, una casistica clinica molto diversificata ed una partecipazione molto attiva alla gestione dei pazienti. I medici dello staff, dal canto loro, si trovano a dover integrare la pratica clinica degli specializzandi con l’insegnamento e l’approfondimento delle tematiche che affrontano quotidianamente. I pazienti, infine, beneficiano dall’essere seguiti da un team composito che mette insieme esperienza ed entusiasmo, voglia di insegnare e voglia di imparare. Grazie, quindi, all’Ail di Cuneo per l’importante e facilitante contributo offerto anche in questo progetto”.
“Sono stata accolta a Cuneo come specializzanda in ematologia nell’estate 2022 - aggiunge la dottoressa Chiara Consoli, una delle specializzande ospitate la scorsa estate in una Casa Ail -. La parola chiave che ha caratterizzato i miei tre mesi cuneesi è stata di certo ‘ospitalità’: quella del cerchio di montagne che abbraccia Cuneo; quella della bellissima e ben attrezzata Casa Ail, gestita da un personale sempre gentile, discreto e disponibile, che ha reso molto agevole la mia permanenza fuori casa; quella del reparto di Ematologia al S. Croce dove si respira un’atmosfera di calda familiarità e collaborazione tra medici, infermieri e OSS; quella dei pazienti ematologici, accolti come in una casa non solamente con un intento di guarigione, ma anche con un gesto di cura e di attenzione che non deve mai mancare nell’atto medico. Ho avvertito la sensazione di un progetto di cura esteso sul territorio, inclusivo verso un’area eterogenea, che è reso unico dal sostegno dell’Ail e che mi ha dato occasione di grande crescita formativa e umana. Grazie di cuore”.
“L’esperienza - aggiunge il dottor Andrea Casson, anch’egli ospite in casa Ail - è stata ottima: un aiuto concreto che ha semplificato di molto il periodo di permanenza presso l’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo mio e di altri specializzandi. La disponibilità delle persone che gestiscono questa struttura ha fatto sì che mi ambientassi al meglio: sempre gentilissime e pronte ad aiutare qualora si palesasse qualche problema. Un grazie a chi rende possibile questa realtà”.
Anche nel “Central Residence” di corso Santorre di Santarosa, gli specializzandi godono di totale autonomia. Nel monolocale loro assegnato hanno a disposizione, oltre a tutti i servizi di un normale appartamento, anche la pulizia e il cambio di biancheria settimanale. La nuova ospitalità è partita nei giorni scorsi, con la dottoressa Maria Chiara Montalbano che succede ai quattro colleghi che l’hanno preceduta e che si fermerà fino alla fine del mese di aprile: “Sono grata per la possibilità che mi viene data di conoscere una nuova realtà, che mi sta arricchendo professionalmente ed umanamente conoscendo nuovi colleghi che mi stanno aiutando molto nel mio percorso di formazione, e acquisendo la pratica in maniera differente. Un ringraziamento anche per l’accogliente soluzione che ci è stata riservata, per farci davvero sentire a casa, e per il supporto quotidiano che ci viene dato nel nostro periodo qui”.
c.s.
CUNEO cuneo - ail