Le interviste degli allievi della Primaria a campioni e testimonial della storia dello sci di Limone
L'attività è stata realizzata nell'ambito del progetto di riqualificazione del Museo dello Sci "Agostino Bottero"A Limone Piemonte si è svolta oggi, giovedì 3 giugno 2021, l’ultima fase delle interviste a personaggi e testimonial di rilievo per la storia dello sci e del turismo invernale limonese a cura degli allievi della Scuola Primaria.
Durante la mattinata i ragazzi della classe quarta hanno incontrato nel prato antistante la partenza della Telecabina Severino Bottero tre dei sei testimonial scelti per raccontare agli studenti la propria esperienza personale e, sullo sfondo, far emergere l’evoluzione di Limone come stazione turistica invernale.
A rispondere alle domande degli allievi oggi sono stati invitati: Nino Viale, che nel 1975 divenne protagonista di un record, quando discese per la prima volta la parete nord del Monviso senza alcuna esperienza alpinistica; Caterina Tosello, campionessa di sci di fondo che fece parte del gruppo di sei ragazze dello Sci Club Limone che tra il 1954 e il 1960 si imposero ai vertici del panorama dello sci nordico italiano; Giorgio Dalmasso, discesista in Nazionale dal 1974 al 1976, con alle spalle una ricca esperienza come allenatore.
Martedì 1° giugno è toccato ai ragazzi della classe quinta intervistare altri trepersonaggi limonesi: Stefano Dalmasso, che vanta una carriera trentennale come Direttore Tecnico nello sci alpino ad alto livello, avendo allenato le squadre Nazionali Italiana e Francese; Giovanni Collodet, chiamato da tutti amichevolmente “Cocco”, maestro di sci limonese che è stato anche skiman della Nazionale ai tempi della Valanga Rosa allenata da Stefano Dalmasso; Mino Tosello, maestro di sci e accompagnatore naturalistico, tra i fondatori del Soccorso Alpino di Limone.
Le registrazioni andranno a comporre un documentario a cura del regista Luca Olivieri, che verrà poi proiettato all’interno di totem multimediali disposti nelle sale del Museo dello Sci in piazza Henri Dunant.
L'attività rappresenta il culmine dell’attività formativa tesa ad avvicinare i ragazzi alla storia locale e a far loro sviluppare capacità di narrazione, realizzata nell’ambito progetto di riqualificazione del Museo dello Sci Agostino Bottero di Limone, finanziato con il bando Musei da Vivere promosso dalla Fondazione CRC e concretizzato in partnership con il Comune di Limone, l’Istituto Comprensivo di Robilante e l’Associazione Art.ur.
Il progetto ha previsto una serie di iniziative educative e laboratoriali volte ad accrescere il senso di appartenenza della comunità limonese da parte dei bambini. Nei mesi scorsi sono state realizzati tre incontri con i ragazzi della Scuola Primaria: il primo incentrato sulla storia del turismo invernale a Limone Piemonte a cura della giornalista Francesca Dalmasso; il secondo con lo scrittore Marco Tomatis che ha tenuto una lezione sullo storytelling; il terzo con il regista Luca Olivieri, finalizzato a porre le basi per la realizzazione di un documentario.
“Le video-interviste dei ragazzi rappresentano uno dei tasselli che andranno a comporre il più ampio programma di riqualificazione del Museo – commenta Rebecca Viale, vicesindaco di Limone -. L’allestimento verrà ospitato in parte nei locali della sala d’attesa della stazione di Limone, per la quale da circa un anno siamo in attesa di un riscontro da parte della Rete Ferroviaria Italiana-RFI per la richiesta di comodato d’uso gratuito a RFI. Il racconto della storia dello sci del nostro paese seguirà nelle vie del paese per terminare, poi, nella biblioteca dove la sala espositiva, recentemente rinnovata e in attesa di inaugurazione, accoglierà lo spazio dedicato ai bambini e ai laboratori didattici”.
“Si tratta di un progetto ambizioso e, nell’attesa di avere il via libera per procedere con la realizzazione della parte espositiva nell’atrio della stazione, siamo orgogliosi di essere riusciti a coinvolgere i ragazzi della Scuola Primaria in questa iniziativa, che vuole essere anche uno scambio generazionale, perché come Amministrazione siamo convinti dell’importanza del racconto e della testimonianza per far conoscere la storia e l’identità del paese ai più piccoli”, conclude Rebecca Viale.
c.s.
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