L’educazione alla sicurezza è la migliore arma per difendersi dalle frodi informatiche
Lo scorso martedì 23 maggio nella sede di Confindustria Cuneo il terzo incontro della rassegna informativa organizzata dal Banco Azzoaglio di Ceva“Oggi non si corre più dietro ai delinquenti che fanno le rapine in banca, perché ormai i crimini si sono spostati ‘on line’ e si verificano soprattutto con truffe in ambito bancario e per questo è di fondamentale importanza essere sempre estremamente prudenti quando si ricevono messaggi sospetti e quando si forniscono i propri dati”. È il concetto chiave che Cristiano Regolo, sovrintendente della Polizia di Stato e responsabile della Polizia postale di Cuneo, ha espresso nel suo intervento al terzo incontro della rassegna “Frodi informatiche: difendi il tuo conto!”, organizzata dal Banco Azzoaglio per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione delle frodi informatiche dal 2006 ad oggi aumentate del 170%, a fronte di una diminuzione del 95% delle rapine in banca. All’evento, che ha fatto seguito ai precedenti appuntamenti di Cairo Montenotte (Savona) e Mondovì e che si è svolto nella sede di Confindustria Cuneo lo scorso martedì 23 maggio, hanno preso parte anche la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio. Visto il grande successo riscontrato, è stato programmato un ulteriore incontro sul tema che si svolgerà giovedì 15 giugno alle 18 nella sede dell’Unione Industriali di Torino (Via Manfredo Fanti, 17). Per avere maggiori informazioni e iscriversi è possibile mandare una mail all’indirizzo [email protected] o chiamare il numero 0174/7241.
“Così come quando usciamo di casa - spiega Salvatore Mongiovì, responsabile innovazione e tecnologia del Banco Azzoaglio - ci sinceriamo di avere chiuso bene la porta, di aver controllato le finestre e magari di avere attivato l’antifurto, dovremmo porre la medesima attenzione a quando ci muoviamo nel mondo digitale perché, seppur virtuali, le porte di accesso ci sono anche qui e sono quelle attraverso cui degli estranei possono impossessarsi dei nostri dati e del nostro denaro. Ma, parlando con i nostri clienti, ci rendiamo purtroppo conto che spesso non c’è la consapevolezza dei rischi che si corrono in ambito informatico e della grande accortezza che occorre per muovercisi all’interno”.
“Nel corso di questi incontri - aggiungono Erica e Simone Azzoaglio rispettivamente presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente esecutivo del Banco Azzoaglio - abbiamo avuto modo di capire che il miglior modo per preservarci da queste frodi è avere tanto buon senso, un po’ di paura ed essere piuttosto diffidenti. Quindi, nel caso si abbiano dei dubbi, è sempre meglio fare una telefonata in più in banca per dissiparli. Fortunatamente abbiamo anche capito che per difendersi non bisogna essere informatici esperti, ma occorre avere ricevuto un’adeguata educazione alla sicurezza informatica che è la migliore arma per la propria tutela”.
Quella digitale è una vocazione da sempre presente all’interno del Banco Azzoaglio come testimonia la registrazione del dominio azzoaglio.it nel 1994 quando, in quel momento, solo sei banche in tutta Italia avevano effettuato questa operazione. Una filosofia che si riflette anche oggi nei dati illustrati dal direttore Carlo Ramondetti dai quali si evince che più della metà delle famiglie clienti del Banco utilizza l’internet banking, che l’81% usa carte di credito e che l’80% dell’operatività bancaria dei clienti passa attraverso i canali digitali. Per garantire una costante presenza a fianco dei cittadini, Il Banco Azzoaglio ha istituito un numero verde (800.034403) e una casella di posta dedicata ([email protected]) al servizio di chi ha bisogno di informazioni al riguardo o vuole segnalare dei contatti sospetti.
c.s.
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