Mattia e Argo contro i bocconi avvelenati: cani e operatori in azione a Torino
All’attività ispettiva nei parchi del Meisino e della Colletta si è unita un’esercitazione. Nove le unità cinofile antiveleno promosse dal progetto LIFE WolfAlps EUUnità Cinofile Antiveleno (UCA) in azione nei parchi Meisino e della Colletta a Torino (Parco naturale del Po) per la ricerca di bocconi avvelenati. Mercoledì 11 dicembre cani e operatori delle Aree Protette della Regione Piemonte, dei Carabinieri Forestali e della Regione Liguria, a seguito di una segnalazione, hanno eseguito un’attività ispettiva cui hanno unito anche un’esercitazione.
Le UCA, sono squadre che si sono formate nell'ambito del LIFE WolfAlps EU, progetto europeo che si è concluso lo scorso settembre ma che continuano ad essere operative per combattere questa tremenda pratica illegale. Non solo, ma anche subdola e pericolosa per i cittadini e i loro animali domestici, oltre che per i selvatici. Il veleno non sceglie le sue vittime! Le esche inoltre possono contaminare corsi d’acqua e terreni provocando danni incalcolabili agli ecosistemi anche nel tempo.
Nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU sono state istituite 9 UCA, Unità Cinofile Antiveleno tra Italia e Austria (di cui 7 operative sul campo e 2 che saranno pienamente operative nel 2025) che si sono affiancate alle 4 formate nel precedente LIFE WolfAlps. Le unità sono uno strumento fondamentale per contrastare l’avvelenamento e sono composte da un conduttore e da un cane antiveleno specializzato nell’individuare quantità anche minime di sostanze tossiche sparse sul terreno.
In Italia le UCA sono costituite da militari dell’Arma dei Carabinieri, personale delle Aree Protette delle Alpi Marittime, delle Alpi Cozie e del Po Piemontese, della Polizia provinciale di Brescia, del Nucleo Vigilanza Faunistica e Ambientale della Regione Liguria, un formatore professionista/conduttore e da cani antiveleno di razze selezionate.
Lungo l’arco Alpino e l’appennino Ligure-Piemontese, le Unità Cinofile Antiveleno hanno effettuato 740 uscite a scopo preventivo e 384 in urgenza a seguito di una segnalazione di carcasse o esche sospette (110 ispezioni con esito positivo), oltre a molteplici attività di sensibilizzazione.
Quella dell’11 dicembre fortunatamente è stata un'uscita con esito negativo ma la minaccia bocconi avvelenati è purtroppo sempre in agguato. Nel caso si abbiano sospetti o si sia accertata la presenza di esche vanno avvertite le autorità competenti di zona (Comando Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, Nucleo di Vigilanza Regionale, Sindaco, Servizio Veterinario locale). Ma attenzione: non toccare mai nulla, è pericoloso! Fai inoltre attenzione a non inquinare la scena del crimine (non fumare, non toccare né spostare niente, calpesta l’area il meno possibile).
c.s.
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