Monito del Centro Operativo Intercomunale della valle Stura: “No a iniziative scoordinate per l’Ucraina”
“Gli aiuti devono essere strutturati in base alle reali necessità degli sfollati” osservano le autorità. Gli abitanti sono invitati a fare riferimento al ComuneNella serata di giovedì 10 marzo si è riunito il Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.) della Valle Stura allargato ai sindaci, alle parrocchie ed ai rappresentati di alcune associazioni e cooperative sociali attive sul territorio. L’incontro è servito per dare avvio al Coordinamento delle iniziative in valle Stura in risposta alla grave emergenza umanitaria a seguito della guerra in Ucraina.
“La situazione che si sta delineando - osserva il Centro Operativo Intercomunale - è molto delicata e di complessa gestione. Si invitano gli abitanti ed i frequentatori della valle a non abbandonarsi ad iniziative slegate da un coordinamento, per non correre il rischio di dare risposte, nell’emergenza, non all’altezza con le necessità che stanno emergendo. Tutti gli aiuti devono essere strutturati in base alle reali necessità degli sfollati ucraini e dobbiamo essere tutti consapevoli, che l’emergenza potrebbe protrarsi per lungo tempo, dunque pur comprendendo l’emotività iniziale, dobbiamo organizzarci per dare risposte nel medio e lungo periodo”.
Per questo si invitano tutti gli abitanti della valle a fare riferimento alla propria amministrazione comunale, che provvederà a registrare le disponibilità (abitativa, messa a disposizione di mobilio o vestiario e indicazioni per donazioni in denaro) che verranno prontamente comunicate al Centro Operativo Intercomunale, il quale a sua volta le coordinerà con i livelli superiori (Prefettura, Regione Piemonte, ASL e livelli provinciali della direzione scolastica, della CRI e della Protezione Civile).
“L’obiettivo di questo coordinamento - sottolineano le autorità - è di raggiungere la maggior efficacia possibile negli aiuti alla popolazione ucraina e di poter rispondere nel modo più efficiente possibile all’ospitalità e alle successive necessità delle persone sfollate dirette verso il nostro Paese ed infine di offrire una comunicazione istituzionale verso agli abitanti della valle al fine di evitare fraintendimenti. Qualora emerga l’intenzione di avviare nuove iniziative si invitano i promotori a darne pronta comunicazione alle amministrazioni comunali di riferimento”.
Con l’occasione si invitano gli abitanti della valle a porre una prima importante attenzione:
1. per i cittadini ucraini che arrivano sui territori e che hanno un’accoglienza presso cittadini e/o enti è necessario che l’ospitante trasmetta l’ospitalità entro 48 ore all’autorità locale di pubblica sicurezza (Carabinieri, Questura, Polizia municipale e in assenza di questi, l’autorità competente a ricevere l’atto è il sindaco).
2. le ASL territorialmente competenti, opportunamente informate, provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini nazionali.
3. entro 90 giorni i cittadini ucraini dovranno recarsi in Questura per il rilascio del permesso di soggiorno “protezione temporanea”. Al momento Prefettura di Cuneo e Questura stanno precisando procedure e modalità di accesso che appena chiare saranno condivise.
c.s.
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