Nei parchi del Marguareis e delle Alpi Marittime un progetto di monitoraggio delle pernici bianche
Il riscaldamento climatico è tra i principali fattori di rischio per la specie. Il suo habitat sulle Alpi è molto limitato e l’aumento medio delle temperature potrebbe restringerlo ulteriormente500 grammi di penne e piume da capo a piedi, bianche in inverno e screziate in estate: è la pernice bianca. Un uccello che sulle Alpi vive in alta quota (ca. 1800-2500 m) tra pascoli e pietraie. È considerata una specie “vulnerabile” e per ciò compresa nell’elenco di quelle particolarmente protette della Direttiva europea Uccelli.
Il riscaldamento climatico è tra i principali fattori di rischio per questo bellissimo tetraonide. Il suo habitat sulle Alpi è molto limitato e l’aumento medio delle temperature in corso e previsto potrebbe restringerlo ulteriormente mettendo a repentaglio la sua presenza.
Per questo attraverso un’azione del Progetto europeo Alcotra CClimaTT (Cambiamenti climatici nel territorio transfrontaliero) di cui le Aree Protette Alpi Marittime sono partner è stato avviato un progetto di monitoraggio. Nel corso dell’estate, nei parchi Marguareis e Alpi Marittime sono state individuate sette zone campione per fare rilievi attraverso registrazioni dei canti per stimarne la presenza. A fine stagione sono state oltre 500 le tracce registrate.
In queste settimane i dati raccolti sono in fase di analisi da parte dei ricercatori e restituiranno informazioni importanti per attuare azioni di conservazione della pernice bianca a scala locale.
c.s.
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