Nei prossimi tre anni la Provincia di Cuneo assumerà 47 nuovi dipendenti
Approvata dal Consiglio provinciale di lunedì 20 settembre la variazione per il piano triennale dei fabbisogni di personaleNei prossimi tre anni la Provincia di Cuneo assumerà 47 nuovi dipendenti. Il Consiglio provinciale di lunedì 20 settembre ha approvato all’unanimità una variazione al Dup (Documento unico di programmazione) 2021-2023 relativa al piano triennale dei fabbisogni di personale, sia per il periodo residuo all’attuale mandato amministrativo, sia in previsione triennale.
Il programma di assunzioni di personale della Provincia, illustrato dal presidente Federico Borgna e dal segretario generale Giorgio Musso, prevede nuove assunzioni a partire dal 2022. Le prime 5 unità saranno destinate a creare una nuova struttura di giovani esperti di fondi europei sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Si chiamerà Seis (Servizio Europa interventi strategici), sarà composta da un direttore, due amministrativi e due tecnici specializzati in ingegneria gestionale che lavoreranno in staff a disposizione dei Comuni del territorio come punto di riferimento e regia strategica per l’accesso e la gestione dei finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea e dai Governi nazionale e regionale.
A queste si aggiungeranno altre 42 assunzioni. In totale i nuovi dipendenti, previsti dalla pianta organica e tutti a tempo pieno e indeterminato, saranno così suddivisi: 1 dirigente tecnico; 2 istruttori direttivi amministrativi categoria D; 10 istruttori direttivi tecnici D; 6 istruttori amministrativi categoria C (di cui 1 riservato alla legge 68/99); 3 istruttori tecnici C; 3 istruttori viabilità C; 3 istruttori informatici C; 2 collaboratori amministrativi (B3); 5 cantonieri specializzati; 12 cantonieri. Le assunzioni avverranno con bandi di concorso pubblico.
I nuovi dipendenti vanno ad aggiungersi ai 28 neoassunti nel 2021, un anno record per la Provincia di Cuneo abituata da oltre un decennio a vedere quasi soltanto pensionamenti. Il saldo resta ancora negativo perché negli ultimi quattro anni sono andati in pensione 88 lavoratori, circa la metà erano cantonieri. “Siamo riusciti a superare i vincoli per le assunzioni di personale – spiega il presidente – e con questi nuovi dipendenti arriveranno energie fresche che ci permetteranno di implementare alcuni servizi ai cittadini, anche se siamo ancona molto al di sotto delle necessità. La riapertura delle assunzioni è, però, un segnale importante perchè dimostra che anche a livello centrale si sono resi conto che fare a meno delle Province è stato un errore. Ora lo Stato trovi il coraggio di superare una situazione rimasta precaria che vede le Province ancora in mezzo al guado per la mancanza della modifica costituzionale mai avvenuta”.
Al termine del Consiglio provinciale Borgna ha ricordato il buon esito del primo ciclo di incontri con i sindaci della Granda per spiegare loro il ruolo che la Provincia avrà per il Pnrr a supporto tecnico dei Comuni. Molto interesse ed anche alcune aspettative da parte degli amministratori locali su un argomento per il quale mancano ancora un po’ di informazioni, ma sul quale la Provincia cercherà di sostenere il territorio nell’ambito del suo ruolo di ente di area vasta.
c.s.
CUNEO lavoro - Provincia