"New Normal in Riabilitazione": Asl CN1 e CRC insieme per promuovere la telemedicina
Il progetto, lanciato nel 2021, ha coinvolto le strutture di Recupero e Riabilitazione Funzionale e Neuropsichiatria Infantile“Era già un’idea, il Covid ha dato una spinta”. Così il dottor Marco Quercio, direttore della struttura complessa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Asl CN1, ha riassunto la “genesi” del progetto “New Normal in Riabilitazione”, lanciato nel 2021 grazie ad un finanziamento della Fondazione CRC, che ha coinvolto anche il reparto di Neuropsichiatria Infantile. L’occasione per un resoconto su questi ultimi anni di attività è stato l’incontro organizzato stamattina, mercoledì 12 febbraio, presso lo spazio incontri della CRC a Cuneo. Erano presenti anche il direttore generale dell’Asl CN1 Giuseppe Guerra, quello della struttura di Neuropsichiatria Infantile Franco Fioretto e la vicepresidente della Fondazione Elena Merlatti.
Il progetto di telemedicina si concretizza nell’assistenza del paziente in fase di riabilitazione da remoto, grazie a tecnologie innovative a disposizione sia degli operatori sanitari che dei pazienti stessi, presso il loro domicilio: per “New Normal in Riabilitazione” l’Asl CN1 ha scelto l'architettura Homing, costituita da mini pc con telecamera tridimensionale da installare in sedi periferiche e al domicilio di pazienti minori, adulti ed anziani, insieme a centrali di controllo in sede ospedaliera per monitorare a distanza i progressi del paziente. Questo progetto ha permesso di sviluppare innanzitutto la riabilitazione motoria nelle disabilità neurologiche, ortopediche e cardiorespiratorie in tele-riabilitazione. Il paziente, in sostanza, si posiziona davanti a una telecamera dotata di sistema di body tracking e può svolgere esercizi sotto la supervisione diretta del terapista.
Le sedi delle postazioni “Homing” dalle quali si connette l’operatore sanitario si trovano a Ceva, Mondovì, Cuneo, Fossano, Savigliano, Saluzzo, Dronero, Boves, Bagnolo e Racconigi.
“Parliamo di un progetto che si sta espandendo in termini di qualità e quantità: stiamo implementando nuovi strumenti”, ha aggiunto il dottor Quercio
Il dottor Fioretto ha invece presentato i risultati di uno studio su circa 50 pazienti con disturbi spettro autistico e problemi motori in fascia di età 7-14 anni: il 70% dei coinvolti ha portato a termine il percorso in telemedicina, il 30% di questi ha registrato significativi miglioramenti. “Nel nostro caso ci si rivolge a una generazione nativa digitale, abituata a connettersi con facilità”, ha detto il direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’Asl CN1.
"Spesso quando si iniziano i progetti si scrive tanta carta ma non si sa mai come va a finire. Qui abbiamo una restituzione importante: il ritorno c’è stato ed è stato importante. - ha commentato Guerra - L’investimento fatto porta a casa non solo macchinari, ma attenzione a persone fragili. Devo ringraziare anche la Fondazione CRC: oggi abbiamo dimostrato che sappiamo spendere nel modo giusto il denaro, speriamo che questa collaborazione possa continuare”.
L’obiettivo, in generale, è di potenziare sempre di più le attività di telemedicina: “Noi stiamo aspettando un programma di telemedicina regionale. Entro quest’estate Azienda Zero ha assicurato che ci sarà un software regionale”, ha detto Guerra.
In chiusura l’intervento di Elena Merlatti: “La Fondazione ha tra i suoi asset di intervento prioritari la salute pubblica. In un territorio vasto come quello della Granda, con questi progetti si intercettano anche zone più difficili da raggiungere”.
a.d.
![luogo](/img/xluogo.png.pagespeed.ic.rIHr-GeQFq.png)
Asl CN1 - sanità