Nuovo ospedale, Calderoni: "Sanità troppo importante per proseguire nel balletto di annunci e silenzi"
Il sindaco di Saluzzo e segretario provinciale PD: "La Regione rispetti gli enti locali, non disarticolando il quadro delle competenze con formule nuove e fumose come i comitati ristretti"Riceviamo e pubblichiamo.
Mercoledì 27 il consiglio provinciale, su input dei gruppi “La nostra provincia” e “Granda in Azione”, ha discusso sulla situazione relativa al progetto del nuovo ospedale hub provinciale di Cuneo. Con non poche opposizioni da parte dell’ala destra del consiglio, si è riusciti a smuovere una situazione istituzionalmente bloccata da mesi.
Nella “Conferenza di intenti” svoltasi al Centro Incontri della Provincia di Cuneo il 15 nel mese di febbraio il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi avevano preso impegni dettagliati, precisi e puntuali, ai quali purtroppo non sono seguiti né atti, né fatti.
In quella sede venne presentato un cronoprogramma che indicava la fine di maggio come termine per la “Valutazione della proposta di partenariato pubblico privato” e per la convocazione della “Conferenza dei servizi preliminare”. Termini ampiamente scaduti senza risultati concreti, ma non senza sorprese: le dimissioni del Direttore Generale dell’Aso Santa Croce e Carle e la sostituzione da parte di Regione Piemonte con un commissario.
Nel frattempo nulla continuiamo a sapere circa la “Dichiarazione di pubblico interesse” relativa alla proposta di Partenariato Pubblico Privato e quindi si brancola nel buio su un servizio di fondamentale importanza per cittadini ed amministrazioni come la sanità.
A nostro avviso c’è invece un grande bisogno di chiarezza sul futuro dell’edilizia sanitaria nella Granda, ma anche di garanzie sulla qualità degli attuali servizi e prestazioni sanitarie affinché non vengano disperse professionalità e competenze di alto livello. Tutte le istituzioni coinvolte ribadiscano dunque la ferma volontà che si realizzi il nuovo ospedale hub provinciale nell’area Carle e indichino che sia finanziato preferibilmente con risorse pubbliche.
Ciò avvenga nelle sedi opportune e non in ristrette cabine di regia come quella convocata dalla Regione per il 4 ottobre prossimo. Sono i sindaci le autorità sanitarie locali: a loro è dovuto un aggiornamento rispetto al progetto del nuovo ospedale provinciale. Il servizio sanitario pubblico è troppo importante per proseguire con questo balletto di annunci e silenzi. Già altre volte abbiamo chiesto e offerto di lasciare la sanità fuori dalla campagna elettorale.
La Regione abbia rispetto degli enti locali non disarticolando il quadro delle competenze istituzionali con formule sempre nuove e fumose come le conferenze d’intenti ed i comitati ristretti. Si convochi l’assemblea dei sindaci della Asl CN 1 e lì si chiariscano tempi e modalità per la realizzazione del nuovo ospedale hub provinciale. Gli amministratori, di qualunque colore, lo meritano per il tanto impegno che dedicano quotidianamente alle proprie comunità.
Mauro Calderoni
Segretario provinciale Partito Democratico
Sindaco di Saluzzo
c.s.
CUNEO Ospedale