Ospedale Santa Croce, Sturlese avverte il commissario: “La nomina di Rinaldi è nulla”
Il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni ha presentato un esposto riguardo alla scelta del nuovo direttore amministrativo del nosocomioÈ ormai diventato un “caso” la nomina del funzionario comunale cuneese Giorgio Rinaldi a direttore amministrativo dell’ospedale Santa Croce e Carle. Già all’indomani del conferimento dell’incarico, deciso dal commissario dell’azienda ospedaliera Livio Tranchida, le opposizioni avevano rilevato la mancanza di un requisito fondamentale per procedere alla nomina.
Si tratta della sussistenza di una “qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa per almeno cinque anni in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione”, attività che non risulta nel curriculum di Rinaldi, in servizio come dirigente amministrativo del Comune di Cuneo dal 2001 e in passato dipendente della Provincia. La questione era già stata oggetto di due interpellanze presentate da Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni e Giancarlo Boselli di Indipendenti.
Ora è Sturlese a tornare alla carica, con una comunicazione inviata a Tranchida e per conoscenza anche alla sindaca Patrizia Manassero e all’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi: “La sindaca, - osserva l’ex primario ospedaliero - non ritenendo che tale nomina la riguardasse direttamente (malgrado il trasferimento del dott. Rinaldi possa comportare pesanti conseguenze sull'attività della macchina comunale in considerazione dei numerosi incarichi da lui ricoperti), ci chiedeva se avevamo informato di tale situazione altri soggetti istituzionali interessati a tale trasferimento”. Il consigliere dice di essere a conoscenza di una comunicazione inviata sull’argomento al presidente del Collegio Sindacale dell’A.S.O. S.Croce e Carle “da parte di un cittadino informato dei fatti”: “Per parte mia - aggiunge Sturlese - le allego il testo dell'Interrogazione con valore di esposto ufficiale”.
L’eventuale nullità della nomina del direttore amministrativo, sostiene, si ripercuoterebbe sulle scelte che l’ospedale sarà chiamato a prendere: “Appare scontata la nullità anche degli atti eventualmente sottoscritti, compresa la dichiarazione di interesse pubblico per il nuovo insediamento ospedaliero da realizzarsi in modalità PPP (partenariato pubblico privato, ndr). Tale atto inoltre sarebbe esposto a probabile denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale, risultando la proposta di PPP di Matterino Dogliani di costo molto più alto del finanziamento INAIL e addirittura doppio rispetto al finanziamento ex art.20”.
Andrea Cascioli
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