Parco fluviale Gesso e Stura, il volontariato è 'a quota 2 mila'
Nel corso del 2018 i 23 volontari del Parco hanno sfiorato il tetto delle 2 mila ore di servizio, mentre negli undici anni in cui si è sviluppato il progetto le ore sono state oltre 23 milaIl 2018 è stato l’11° anno di coinvolgimento dei volontari del Servizio Civico al Parco fluviale Gesso e Stura con un progetto che negli anni si è rivelato fondamentale nella crescita dell’area protetta regionale.
Il primo gruppo di volontari è nato nel 2007, poi il loro numero è andato crescendo, fino ad arrivare agli attuali 23. Inquadrati nell’ambito del Servizio Civico “…Non perdere l’occasione” del Comune di Cuneo, si tratta di pensionati che hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo agli altri, aderendo a un programma promosso dal Comune e che al Parco, negli anni, ha portato alla creazione di un gruppo numeroso e affiatato. Un volontariato che, in periodi di penuria di fondi e risorse, è diventato sempre più prezioso e decisivo per molte realtà: il Parco è una di quelle e molte attività sono state portate avanti in questi anni anche grazie a quei volontari.
Nel corso del 2018 i 23 volontari del Parco hanno sfiorato il tetto delle 2.000 ore di servizio, mentre negli undici anni in cui si è sviluppato il progetto sono state oltre 23.000 le ore di volontariato. Numeri che meglio di ogni parola descrivono l’importanza del ruolo dei volontari nelle attività del Parco e, allo stesso tempo, l’impegno con cui viene portato avanti, invariato negli anni, i mesi e le stagioni.
I volontari del Servizio Civico al Parco svolgono attività di diverso tipo, le più disparate, quando possibile cercando di seguire la propria vocazione, specializzazione o area di competenza preferita, ma nel concreto ognuno disponibile a fare anche altro, a mettersi in gioco nei modi più diversi: il loro vero servizio sta proprio in questa disponibilità. Così, il lavoro di queste persone, che spesso è tanto silenzioso da essere quasi inavvertito dall’esterno, permette al Parco di continuare a portare avanti molte delle sue attività.
Nella maggior parte dei casi l’impegno dei volontari è settimanale e li impegna mezza giornata. Alcuni, invece, hanno un tipo di servizio a chiamata, in base alle esigenze e alle attività stagionali che è necessario portare avanti nell’area protetta. Quelli svolti dai volontari sono i compiti più disparati: dai sopralluoghi sul territorio e le attività di sistemazione di arredi, segnaletica e percorsi, che assicurano una fruizione del Parco il più possibile agevole e piacevole, alla manutenzione, tanto faticosa quanto onerosa, della Casa del Fiume e dell’Orto Didattico, le due strutture cardine dell’attività didattica del Parco. Poi, decine di altre attività e occupazioni, dalla distribuzione di materiale informativo e promozionale al supporto durante le manifestazioni, fondamentale in eventi complessi dal punto di vista logistico come la “Festa del Parco” o “Natale al Parco”, da poco passato e anche quest’anno con il tutto esaurito, fino al presidio di stand informativi e alle più classiche attività d’ufficio, a seconda delle urgenze e delle necessità. Mansioni che i volontari aiutano a svolgere, coadiuvando il personale del Parco e del Settore Lavori Pubblici e Ambiente del Comune di Cuneo, gli operatori della Fabbrica dei Suoni, la cooperativa appaltatrice dei servizi educativi e ricreativi del Parco, e i ragazzi del Servizio Civile Nazionale. Operazioni che contribuiscono a mantenere vivo e in movimento costante il Parco e cercano di avvicinarlo il più possibile alla città e ai cittadini, declinandosi anche in un’importante attività di presidio del territorio, che garantisce una presenza costante e un punto di riferimento per i visitatori.
Per tutto questo, a loro va il grazie del Parco fluviale e del Comune di Cuneo: Alberto, Andreina, Carla, Carlo, Claudia, Dario, Enrico, Ferruccio, Franco, Giancarlo, Giovanna, Giovenale, Giuliana, Kanalin, Liliana, Marinella, Mariangela, Mario, Paola, Pino, Renato, Silvana e Tea, con la certezza di poter contare ancora su di loro.
Infine, un ricordo speciale va a Maria Rosa, Adriana, Bruno, Renzo e Gianni, per anni affezionati e insostituibili volontari, ognuno in un loro specialissimo modo, oltre che profondi amanti del Parco.
c.s.
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