“Pastis”: i giovani delle parrocchie della valle Stura raccontano la loro estate in un podcast
Descrivono le loro giornate, condividono emozioni e riflessioni. Un’idea di don Fabrizio ha coinvolto ragazzi e ragazze di tutte le età che si sono messi in gioco creando un legame con chi ascoltaRaccontare la realtà aiuta a capirla, a figurarla, a ricordarla in modo più nitido e vero. È quello che stanno cercando di fare i ragazzi e le ragazze degli oratori della valle Stura nel loro podcast “Pastis”: “Estate, sole, caldo e relax. Ma anche viaggi, campi, oratorio, festa, movimento, carica, gioco, divertimento e musica. Una giostra che comincia quando chiude la scuola e che lascia il segno nella nostra vita”. Così lo descrivono nella breve introduzione su Spotify, dove è possibile ascoltarlo gratuitamente. Nell’epoca del digitale anche la Chiesa può stare al passo con i tempi, e questi ragazzi ne sono la prova.
“Per raccontare da dove nasce l’idea di Pastis bisogna andare indietro nel tempo fino ad arrivare alla pandemia, quando insieme al mio amico don Federico di Mondovì ho creato una web radio che si chiama Bar Abba. È un gioco di parole, come se fosse un piccolo bar in cui ognuno può dire la sua”, racconta don Fabrizio Della Bella, conosciuto da tutti come “don Bab”. “Piano piano le cose sono andate diversamente. Nell’ultimo periodo lo usavamo quasi solo per mettere i Vangeli quotidiani. Poi è nata l’idea di Pastis”.
Un gioco di parole che rimanda all’estate come “pasticcio”, un insieme di tante esperienze diverse. Una confusione, ma in questo caso stimolante e arricchente. E, al contempo, un riferimento all’aperitivo estivo molto noto nelle nostre zone, “qualcosa di fresco durante l’estate”. Il progetto è raccontare quotidianamente - o quasi - i mesi estivi. “L’idea è quella di arrivare a fine estate. La radio è sempre lì. Ma i progetti chissà dove ci portano”, dice don Bab.
“Pastis” è anche un veicolo di comunicazione, un modo per raccontare alle famiglie quasi in diretta le esperienze vissute durante la giornata. E, perché no, per apprendere competenze nuove, per sperimentare qualcosa che probabilmente prima non si era mai fatto. Don Fabrizio e Matteo Angiola sono i co-host, ma agli episodi partecipano anche tanti altri ragazzi: “L’abbiamo fatto con i giovani del campeggio, con chi trovavamo intorno a noi alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Intervistiamo, riflettiamo insieme”.
Dai campi estivi all’estate ragazzi, fino alla GMG, che si è tenuta a Lisbona dall’1 al 6 agosto. In tutto un milione e mezzo di pellegrini hanno raggiunto la città portoghese in occasione dell’evento. Dall’Italia hanno partecipato 65mila giovani. E i ragazzi delle parrocchie della valle Stura hanno raccontato le emozioni in diretta, permettendo anche a chi non era lì di assaporare almeno per un attimo il senso di comunità, di fede e di bellezza che in quei giorni ha permeato la città. Con un microfono, location improvvisate e qualche interruzione causata dalla presa diretta (ma che rende tutto un po’ più vivo e genuino) hanno raccontato le loro giornate e impressioni, riflettendo insieme e immagazzinando ricordi.
“È stata un’esperienza incredibile, come avere sete e trovarsi improvvisamente sotto una cascata. La quantità di emozioni, incontri, esperienze che abbiamo fatto insieme è proprio tanta. Il primo dei sentimenti è la gratitudine di essere stati accolti, di aver sperimentato un’amicizia profonda con sconosciuti che ci hanno aperto la porta di casa, di sentirsi una chiesa viva, giovane. Anche se cambiano i colori delle bandiere è una Chiesa molto fresca e più simile di quanto sembri”. La prossima GMG sarà a Seoul, in Corea del Sud, nel 2027. Una meta decisamente più lontana ed economicamente importante rispetto a Lisbona: “Ma la GMG è solo un punto di un percorso fatto di tante esperienze: formazione quotidiana, campi estivi, le tante iniziative proposte dalla parrocchia. Seoul ci piacerebbe, ma non puntiamo lì. Guardiamo all’autunno per continuare il cammino insieme”.
Non sappiamo, quindi, se potremo sentire live le nuove avventure dei giovani della valle Stura in Corea. In attesa di quel momento è possibile ascoltare il racconto delle loro giornate di fine estate grazie a “Pastis” su Spotify e sentirsi anche da lontano parte di un gruppo di giovani entusiasti e pieni di vita: “Dopo la GMG siamo tornati a casa con la gratitudine di chi ha fatto un bagno di bellezza, allegria e gioia. Questo si ritrova anche nelle parole del Papa che ci chiede di essere missionari di gioia. Questo invito lo possiamo raccogliere solo se abbiamo prima sperimentato la gioia. E noi l’abbiamo fatto sicuramente”.
Micol Maccario
DEMONTE pastis