"Pedalando tra le aquile": continua l'avventura di Giovanni Panzera nel sud della Spagna
In sella alla sua bici, il ciclista e documentarista cuneese ha affrontato El Torcal de Antequera, luogo patrimonio Unesco dal grande fascinoLa seconda parte dell’avventura in terra di Spagna è proseguita con la scalata di Puerti (colli) e montagne dal grande interesse naturalistico e geologico. Uno di questi è El Torcal de Antequera, uno di quei luoghi che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nel tempo le rocce di origine carsica sono state erose, rendendole particolari e uniche, un luogo dove la mano artistica della natura ha creato forme spettacolari. E anche la fatica per la ripida salita viene smorzata da un panorama mozzafiato.
E qui prosegue il racconto di Giovanni Panzera: "La scelta di affrontarla di primo mattino mi ha premiato: nel silenzio totale, il lento procedere della bicicletta non ha disturbato i numerosi stambecchi iberici che non sono fuggiti e si sono lasciati fotografare e filmare. All’arrivo ai 1224 metri del Torcal mi è sembrato di essere entrato a far parte di una storia fantastica, come in un romanzo di Tolkien. Sceso dal Torcal ho visitato Antequera, la 'città dei 30 campanili', ricca di storia millenaria, in cui chiese di diverse epoche si fondono con le antiche fortificazioni che servivano a difendere la popolazione dalle invasioni nemiche. Ancora una volta ci tengo a ribadire che 'Pedalando tra le aquile' non è solamente un grande progetto sportivo, ma è anche un grande progetto culturale, perché solo attraverso la conoscenza della storia, delle tradizioni e della gente è possibile una maggiore comprensione e condivisione di quegli autentici valori che da secoli legano i popoli della nostra Europa".
Chilometro dopo Chilometro, Puerto dopo Puerto, i metri di dislivello aumentano sempre di più. I Puerti del Barco, del Sabar, il Boquete de Zaffarraya, il Puerto del Legionario: sono solo alcuni dei nomi che sono entrati a far parte del libro delle salite di “Pedalando tra le aquile”, salite che spesso raggiungono e superano pendenze a doppia cifra. A far crescere le difficoltà è la temperatura che ha raggiunto i 30° con punte di 35°. "Parlando con la gente che incontro - continua Giovanni Panzera - mi viene detto che per il periodo non è normale e mi hanno manifestato una profonda preoccupazione per quello che potrebbe comportare un’estate con queste prospettive. Alto è già il pericolo di incendi e ne ho incontrato uno affrontando la Carretera della Cabra - un luogo meraviglioso - paragonabile a quella che era, aimè, la nostra ex strada del Vallone in Valle Maira. Una strada storica, millenaria che come dice il nome - carretera delle capre - attraversa una zona rocciosa molto impervia e costruita scavando gallerie nella roccia e strappando alla montagna una stretta ripida strada. Percorrerla in bicicletta, oltre alla difficoltà delle pendenze, è stato entusiasmante".
"Poco prima del mio passaggio - racconta - è scoppiato un incendio e poco dopo la strada è stata chiusa per dare la possibilità d’intervento ai Vigili del Fuoco e tre elicotteri. La vegetazione è talmente secca che per un niente si può scatenare un incendio poi difficilmente contenibile. Forti di emozioni mi sta offrendo questo entusiasmante viaggio, che ora entrà nel Parco Nazionale della Sierra Nevada per l’ultima e bellissima terza parte".
Redazione
CUNEO cuneo - ciclismo - Spagna - panzera - pedalando - aquile