Premio 'Chiave a Stella': un’opportunità per le PMI della provincia di Cuneo
Otto le imprese cuneesi coinvolte nella presentazione. Ferruccio Dardanello: 'Siamo la locomotiva dell'export regionale'Sono state scelte per la loro capacità di coniugare innovazione e tradizione, per il loro modo di fare impresa ponendosi sul mercato internazionale secondo criteri moderni e d’avanguardia. Sono alcune aziende della provincia di Cuneo accolte nel salone consiliare dell’ente camerale per la presentazione del premio “Chiave a stella” un riconoscimento per le Pmi eccellenti del Piemonte, promosso da API Torino, Fondazione Magnetto e La Repubblica, in collaborazione con UniCredit, Confapi Piemonte, Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte e con il supporto scientifico del Dipartimento di Management ed Economia dell’Università di Torino e Politecnico di Torino.
Ad accompagnare Ferruccio Dardanello, nella doppia veste di presidente Unioncamere Piemonte e Camera di commercio di Cuneo, Lorenzo Gianotti, presidente del premio, e Pier Paolo Luciano capo redattore delle pagine di Torino del quotidiano La Repubblica. “Siamo la locomotiva dell’export regionale - ha esordito Ferruccio Dardanello - ci chiamano la Taiwan d’Europa. E nonostante il Cuneese debba fare i conti con gli atavici problemi legati alle infrastrutture, sa competere con il mondo e le sue aziende esportano con successo il made in Cuneo sui principali mercati internazionali”.
Otto le imprese cuneesi coinvolte nella presentazione, appartenenti a vari settori economici. Coordinate dal giornalista Pier Paolo Luciano si sono raccontate, sottolineando le loro specificità e i loro punti di forza. Imprese che si sono messe in gioco, raccogliendo le sfide del mercato internazionale e soprattutto che si sono reinventate per competere con sistemi sempre più tecnologici e innovativi.
E così durante i loro interventi sono emersi aspetti interessanti e singolari. I prodotti di Tarfulanghe di Piobesi d’Alba, che ha ideato i primi condimenti al tartufo fino ad arrivare alla produzione della pasta a base del prezioso tubero, oltre ad essere esportati in 63 Paesi nel mondo sono arrivati nello spazio grazie alle spedizioni di Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti; Tosa di Santo Stefano Belbo è stata definita la “Rolls Royce” degli imballaggi e i loro titolari “gli angeli custodi delle merci” per l’abilità nel packaging; acquistare il fallimento di uno storico marchio nella produzione di grissini torinesi applicando ai cicli di lavorazione la scientifica precisione della meccanica è prerogativa di Delizie Bakery di Alba; c’è poi Agrindustria Tecco di Cuneo che trasforma gli scarti vegetali, come i gusci di nocciole, in materie prime e prodotti di successo; o la Ors di Roddi che ha scommesso sull’intelligenza artificiale, vendendo software in grado di ottimizzare i processi produttivi; o chi come Smartronic di Cuneo offre servizi cloud; e ancora Digital X di Savigliano che punta alla competizione nello sviluppo delle App; e un innovativo centro integrato che mira al co-working e a promuovere le start-up, Ping Pensare in Granda di Cuneo, che ha vinto la sua principale sfida come cooperativa sociale nell’offrire un lavoro a chi è svantaggiato.
“Un angolo di Piemonte che ben si riconosce nel libro “La chiave a stella” di Primo Levi - dice Lorenzo Gianotti, presidente del premio - Queste aziende ricordano il protagonista del romanzo di Levi, che si propone come precursore e paradigma della strada seguita da molte di loro: dalla catena di montaggio, in giro per il mondo montando gru, ponti sospesi e impianti petroliferi mettendo a disposizione oltre alla capacità tecnica anche il saper innovare. Proprio come stanno facendo queste aziende”.
Il premio “Chiave a Stella” promuove la piccola e media imprenditoria del territorio piemontese in grado di coniugare innovazione e tradizione sia per l’eccellenza del prodotto, che per la valorizzazione del territorio in Italia e all’estero. Il premio giunge alla X edizione: in questi anni sono stati conferiti 18 premi e 11 menzioni; la Commissione ha visitato oltre 150 imprese, tra le 550 candidate.
L’edizione 2018 prevede il conferimento di 3 premi per altrettante categorie di impresa: la micro, la piccola e la media impresa. La Commissione esaminatrice selezionerà, all’interno di ogni categoria, le imprese piemontesi capaci di competere sui mercati globali coniugando la leva dell’innovazione (di prodotto, di processo o del modello di business) all’abilità di affermare all’estero le eccellenze del nostro territorio, contribuendo alla sua promozione.
Le candidature al premio dovranno pervenire entro venerdì 29 giugno. Maggiori informazioni: http://www.apito.it/.
c.s.
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