Presentata online la nuova edizione del libro sulla strage di Ceretto
Si tratta della quarta edizione del volume curato da Livio Berardo, stampato da Fusta EditoreÈ stato presentata venerdì sera online la nuova edizione, la quarta, del libro “Ceretto, 5 gennaio 1944. Cronaca di un eccidio” di Livio Berardo, stampato a Saluzzo da Fusta editore (gennaio 2021) L'iniziativa è della Città di Busca e del Comune di Costigliole Saluzzo. La serata è stata condotta da Anna Cavallera, giornalista di “Repubblica”, sono intervenuti il sindaco Marco Gallo e l’assessore delegato Ezio Donadio, il sindaco Fabrizio Nasi e l’assessore delegato Ivo Sola. Hanno discuso del libro Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”, Carlo Gentile, Università di Köln (Colonia), Guido Neppi Modona, ex giudice della Corte costituzionale e l'autore, Livio Berardo.
“Sono trascorsi 77 anni da quel lontano 5 gennaio 1944 - ha detto Gallo - un giorno triste che le comunità di Busca e Costigliole Saluzzo sentono profondamente e che continua, negli anni, a rappresentare un momento di impegno politico, di formazione civile, di memoria, di speranza per il futuro, di riflessione sui valori che uniscono, tengono viva e vitale la Nazione e le nostre comunità. Questa pubblicazione ulteriormente arricchita da nuove parti che raccontano bene come si arrivò a quel giorno e che approfondiscono soprattutto i fatti successivi, va proprio in questa direzione. Oggi più che mai sentiamo l’esigenza di riaffermare che le radici della nostra democrazia stanno proprio in quegli avvenimenti. Celebrare il 5 gennaio non è quindi un rito stanco e ripetitivo, ma è una nuova occasione per rivolgerci alle nuove generazioni, ai giovani, per dire loro che le conquiste democratiche non sono mai state facili”.
Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”, ha ricordato che l'Atlante delle stragi naziste e fasciste tenuto dall'Istituto e sempre in aggiornamennto ha censito 5.562 stragi con 24.385 vittime. Carlo Gentile, docente di Storia dell'Università di Köln (Colonia) ed esperto dell'epoca di cui si parla, ha ricordato che fu proprio in provincia di Cuneo che nacquero le prime formazioni partigiane d'Italia, per questo non sorprende che le prime stragi siano avvenute qui. Guido Neppi Modona, ex giudice della Corte costituzionale, ha fatto il raccono delle storture del processo al conte Falletti, ritenuto l'ispiratore della strage, che avvenne a Genova e si concluse con l'assoluzione per aministia. Livio Berardo ha ricordato che incominciò ad occuparsi di quegli avvenimenti nel 1974, su sollecitazione di Giovanni Sola, figlio di uno dei partigiani uccisi, quando era un ricercatore di storia antica e che ha poi dedicato tutta la sua opera successiva alla memoria della Resistenza per onorare i caduti e i loro discendenti.
c.s.
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