Presentato il progetto per il nuovo polo scolastico di Busca: 'Una scuola dove è bello andare'
La presentazione nella serata di ieri, mercoledì 20 marzo, al Teatro Civico: presenti i progettisti dello studio Settanta7 di TorinoInnovativo, sicuro, sostenibile, in una parola che va di moda “smart”. Ecco come sarà il nuovo polo scolastico di Busca. Ma, soprattutto, sarà bello: un bel posto dove imparare, lavorare, stare insieme, aperti alla comunità cittadina. I tre principi hanno ispirato il disegno illustrato ieri sera, al Teatro Civico, dal sindaco, Marco Gallo, dal dirigente scolastico Davide Martini e dai progettisti Laura Savodàl e Daniele Rangone della Studio Settanta7 di Torino, ospite anche la consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica Milva Rinaudo.
“L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha detto il sindaco - è raccogliere in una sola area scolastica i bambini dal micornido alla scuola secondaria di primo grado, ottimizzando il servizio complessivo alle famiglie e proiettandolo verso una didattica davvero innovativa. E’ il nostro atto concreto verso i giovani e il futuro. Si tratta di un disegno che cambierà l’urbanistica in un punto cruciale del centro, dove si individueranno anche nuovi percorsi per auto, biciclette e pedoni. E’ un sogno che sta per diventare realtà, grazie all’ottenimento dell’intera somma necessaria dai fondi del Piano statale triennale 2018-2020: dei 9.600.000 euro di costo totale dell’opera, 8.130.240 provengono dallo Stato tramite la Regione e 1.469.760 dai fondi GSE, ai quali si è potuto accedere grazie alla progettazione di un edificio ad energia quasi zero, autosufficiente nei consumi. Le persone che desidero ringraziare in questa occasione, oltre ai progettisti dello studio Settanta7, sono Giuseppe Moi, Bruno Tallone e Sara Giorgis dell’ufficio tecnico comunale per il grande lavoro svolto in poco tempo”.
La citazione è stata spiegata anche poco dopo, nell’intervento dell’architetto Rangone: “Il nostro studio, composto da una quarantina di professionisti, progetta esclusivamente edifici scolastici da molti anni: mai, in tutto questo tempo, abbiamo riscontrato una disponibilità, una presenza e una rispondenza in ogni ora del giorno e della notta, veramente, da parte di amministratori e tecnici pubblici come qui a Busca. Siano riusciti ad ottenere il finanziamento piazzandoci al quarto posto su 752 lavori presentati perché abbiamo lavorato con grande armonia nel breve tempo a disposizione, anche con la direzione didattica, con la quale ci siamo confrontati con estremo profitto. Tutto ciò ci ha portato alla stesura di un progetto così innovativo che è già un esempio e abbiamo richieste di repplicarlo tale e quale in altre città”.
“E’ nata così – ha detto, convenendo in pieno con gli interlocutori, il dirigente scolastico Martini – insieme con il collegio dei docenti, una nuova idea di scuola, che si integra perfettamente con la città, rispondendo a tutte le esigenze didattiche necessarie alla crescita degli alunni. Aver potuto partecipare a questo progetto e vederlo nascere è state ed è una grande emozione”.
La nascita del progetto
In primo luogo, hanno spiegato poi sindaco e progettista, abbiamo verificato la convenienza economica dell’ipotesi di adeguare l’attuale scuola media. alla relazione costi/benefici, che ha tenuto conto di aspetti impiantistici, energetici e manutentivi, oltre che puramente strutturali. E’ stata così evidenziata la non convenienza dell’adeguamento e si è scelta la demolizione dell’attuale scuola media per la ricostruzione di un polo, con capienza totale pari a 822 bambini, 432 della primaria e 390 della secondaria di primo grado.
Il progetto è realizzato anche sulla scorta delle richieste del dirigente scolastico, pienamente coinvolto, e comprende gli spazi della scuola primaria e secondaria di primo grado con annessa palestra.
La pianificazione dell’intervento
Per poter usufruire sempre dei locali scolastici, anche in fase realizzativa, e arrecare il minimo disagio alle attività didattiche in corso, si è provveduto alla pianificazione dell’intervento in lotti e al posizionamento dei volumi all’interno dell’area. La scuola infatti si configura come una composizione di due corpi allungati connessi tramite un unico ingresso scenografico e flessibile all’utilizzo come piccolo auditorium.
Tre piani
Il piano terra rappresenta il luogo di incontro tra scuola e comunità: ricco di spazi innovativi, dove l’apprendimento avviene non soltanto all’interno dello spazio ordinato dell’aula, ma si svolge in spazi flessibili e modulari, è aperto alla comunità di Busca nelle ore extrascolastiche. In particolare, sono dotati di accessi secondari: l’auditorium, il laboratorio di attività pratiche e la mensa. Il nuovo polo si orienta verso una didattica 3.0. e, proprio in ragione di questa attitudine progettuale, sono previsti degli spazi flessibili, totalmente fruibili e funzionali, secondo tecnologie innovative. Previsto anche un sistema che riduce a zero la presenza di barriere architettoniche, in quanto le pareti possono essere facilmente spostate secondo binari a scomparsa ancorati al soffitto. Il piano terra ospita alcuni spazi laboratorio, la mensa ed i relativi servizi, una sala polivalente, l’area della direzione didattica e un’area dedicata alle attività musicali e attività collaterali, un’auditorium (aperto alla comunità) e la palestra; il primo piano ospita nel corpo longitudinale est aule, laboratori, spazi polivalenti e servizi della scuola primaria; corpo longitudinale ovest, aule, laboratori, aula insegnanti, uffici e servizi della scuola secondaria; nel secondo piano si estendono in verticale gli spazi a servizio delle due scuole. Gli ambienti didattici flessibili e aperti, che vanno al di là della contrapposizione aula/corridoio, sono in grado di permettere setting didattici diversificati per dare risposta ai principi didattici del nuovo millennio. Il limite fisico dell’aula può “smaterializzarsi” a favore di spazi di interazione per la condivisione e lo svolgimento delle attività di gruppo.
La struttura
Il nucleo centrale di ingresso e distribuzione verticale è realizzato con setti in calcestruzzo armato per equilibrare l’eccentricità dei due corpi. Anche il piano terra sarà in c.a., in modo da consentire la realizzazione delle grandi vetrate sugli spazi collettivi/laboratoriali. Per rendere la struttura più leggera, è stato preferito utilizzare per i piani superiori il sistema costruttivo in X-LAM. La palestra presenta invece una struttura a telaio in legno. Il sistema costruttivo x-lam, ovvero prefebbricazione lignea, è stato pensato per il primo e secondo piano in modo da rendere la struttura complessivamente più leggera. È un materiale oltre che durevole e resistente, che garantisce tempi rapidi di costruzione, ottime performance termoigrometriche e una facile disassemblabilità a fine ciclo di vita dell’edificio poichè non necessita di malte o colla per la sua posa in opera. Una struttura che garantisce il benessere interno e sostenibile, per una scuola d’avanguardia. E’ di veloce realizzazione.
Polo NZEB
Sono state studiate puntualmente le stratigrafie da impiegare all’interno del progetto per avere un polo scolastico NZEB, cioè un edificio che consumi un bassa quantità di energia per la sua gestione giornaliera e che possa essere certicabile LEED (primo protocollo di sostenibilità al mondo). Gli impianti e le soluzioni stratigrafiche adottate consentono il raggiungimento della classe A4. Elemento importante per il risparmio in termini economici, ma anche energetici, è l’involucro. Si è tenuto conto dei criteri ambientali minimi, per migliorare il livello di sostenibilità e ridurre i costi di manutenzione e gestione, del comfort percepito dagli utenti e, soprattutto, dell’impatto ambientale che la realizzazione di un edificio comporta.
Molto verde all’esterno
Le aree esterne saranno debitamente attrezzate a verde pubblico, il parcheggio sarà realizzato a nord del lotto, la viabilità assumerà una conformazione ad anello, pedonale e ciclabile, sicura e scorrevole.
Realizzazione in due step
Si tratta ora di acquisire l'area ora occupata dagli edifici del consorzio agrario e, dopo il trasferimento, avviarne la demolizione. Seguirà la costruzione della prima parte del nuovo edificio che ospietrà la scuola media, poi si passerà all'abbattimento dell'edificio delle medie e al completamento della costruzione.
c.s.
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