Prosegue il monitoraggio transfrontaliero delle orchidee nelle Marittime e nel Mercantour
Il personale dei due parchi naturali confinanti prosegue la collaborazione nello studio di questa ricchissima famiglia di fiori che, come molte altre, è influenzata dal cambiamento climaticoOrchidee senza confini per le Alpi Marittime e il Mercantour. Il personale dei due parchi naturali confinanti prosegue la collaborazione nello studio di questa ricchissima famiglia di fiori che, come molte altre, è influenzata dal repentino cambiamento climatico. E così, a causa dell’aumento delle temperature medie, della diminuzione di precipitazioni e del tempo di copertura nevosa del suolo, le specie trovano nuovi siti in cui crescere sino a qualche tempo insospettabili. Ci sono orchidee che salgono di quota, mentre altre “si spostano” e in alcuni casi addirittura si estinguono. Tutto questo è sotto la lente d’ingrandimento dei guardiaparco specializzati nella flora delle due aree protette transfrontaliere.
Dopo una “missione” comune in Valle Roya, qualche settimana fa, i “gp”, mercoledì 15 maggio hanno effettuato il controllo alla stazione di Barlia robertiana della Valle Gesso. Nota anche come “orchidea gigante”, perché può crescere sino a 80 cm, è tipica dell’ambiente della fascia dell’ulivo. Per la prima volta, nel 2018, è stata trovata nel territorio del Parco delle Alpi Marittime. La sua presenza conferma che il clima è cambiato davvero rapidamente, come avvalorato dalla robusta raccolta di dati scientifici.
Le due équipe si sono recate anche a vedere il Limodoro (Limodorum abortivum) che fiorisce in una faggeta nel comune di Entracque. Questa orchidea spontanea, presente con circa 300 esemplari, costituisce ad oggi la più grande stazione conosciuta in Regione Piemonte. Il numero di piante certamente non lascia indifferenti ma ancor di più sorprende trovarla tra i faggi. Perché? Il Limodoro non solo è specie tipicamente mediterranea ma per crescere predilige l’ombra e il profumo di resina del pino silvestre.
Le attività comuni di Alpi Marittime e Mercantour come quella del monitoraggio delle orchidee ma che interessa tutti gli ambiti operativi delle due istituzioni testimoniano un approccio su scala europea di conoscenza e conservazione della biodiversità. Pratica fondata su scambi professionali e instaurazione di legami di amicizia che creano l’humus per l’istituzione del Parco europeo Alpi Marittime Mercantour. Questo è uno degli obiettivi a lungo termine delle due aree protette riunite dal 2013 in un Gruppo europeo di cooperazione territoriale, strumento giuridico dell’UE per favorire la collaborazione transfrontaliera.
Nell’ambito dell’attività comune dei giorni scorsi, il guardiaparco e fotografo del Mercantour, Yann Toutain ha donato una gigantografia della scarpetta di venere, orchidea simbolo del Parco del Marguareis.
c.s.
VALDIERI Orchidee