Resistenze Festival. Storie d'identità nei quattro corti in concorso
Anche quest’anno la rassegna dronerese accende i riflettori sul cinema breve con il concorso cortometraggiAnche quest’anno Resistenze Festival accende i riflettori sul cinema breve con il concorso cortometraggi chiamato CORTISTENZE, dando spazio a giovani autori nazionali, voci indipendenti capaci di raccontare storie intime, coraggiose, profonde. Un piccolo grande viaggio attraverso sguardi nuovi, linguaggi diversi, visioni che resistono all'omologazione.
Ad aprire le serate e il festival sarà il cortometraggio “Storie di Burattini” di Yukio Unia, autore di 43 anni residente a Vignolo che sarà presente in sala per introdurre la sua opera e dialogare con il pubblico. Il film intreccia con poesia e riflessione le esperienze di tre persone reali alla fiaba di Pinocchio, rovesciando l’archetipo del burattino che vuole diventare “un bravo ragazzo”. Tre esistenze uniche, fuori dalle righe, che non cercano di allinearsi ma si affermano nella loro singolarità. Una riflessione dolceamara sull’identità e la libertà individuale.
Segue “Buttati!” di Manuel Calisti, 24 anni, una storia tenera e intensa di fine estate e nuovi inizi. Due amiche, Noemi ed Erica, si trovano davanti a una scelta che cambierà per sempre le loro vite. Con leggerezza e autenticità, il corto racconta il coraggio di lasciarsi andare, anche quando fa paura.
La seconda serata si apre con “La Striara e lu Striu” del trentaduenne Carlo Conversano, anch'egli presente in sala. È una favola ambientata tra le leggende e i misteri di un piccolo paese. Il giovane protagonista, Nino, si mette sulle tracce di una strega, simbolo della potenza misteriosa della natura. Un racconto che invita a riscoprire la magia del selvatico e il rispetto per il pianeta.
Chiude la rassegna competitiva “La Divisa” di Carlo Piscicelli, 28 anni, menzione speciale al Caserta Film Festival. Il corto indaga, con uno sguardo ironico e disilluso, il rapporto tra vita privata e aspettativa sociale. Andrea, una persona qualunque, di giorno indossa la divisa per lavorare come fosse una maschera, mentre di notte, tra chat e app, è sempre in cerca di qualcosa che possa dare un senso al suo stare al mondo. Una fotografia acuta della solitudine contemporanea.
Due appuntamenti da non perdere, tra cinema, pensiero critico e resistenza creativa. Si ricorda che i quattro corti sono proiettati a coppie in apertura delle serate del festival e che ad essi seguiranno la presentazione del libro “Innamorate della libertà” di Erika Peirano e Remo Schellino con documentario omonimo sulle donne staffette partigiane venerdì 25 aprile e lo spettacolo teatrale di stand-up comedy “Io amo Italia” scritto e interpretato da Sofija Zobina sabato 26 aprile, come da programma diffuso nei giorni scorsi.
Domenica 27 dalle ore 21, prima della proiezione dei documentari sui partigiani di oggi e di ieri Mamadou Kouassi e Duccio Galimberti, avrà luogo la cerimonia di premiazione. La giuria ufficiale è composta da Alessandra Demichelis dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo, il regista e scrittore Daniele Lince e la direttrice del Museo Luigi Mallé di Dronero Ivana Mulatero. Il premio della critica verrà assegnato dalla redazione della rivista Strade Perdute con il coordinamento della regista e illustratrice Elena Beatrice. Inoltre, una menzione verrà data da una giuria popolare di cittadine e cittadini del territorio che hanno risposto a una chiamata pubblica.
Resistenze Festival, appuntamento culturale giunto alla sua seconda edizione, è realizzato da O.P.S. Officina Per la Scena con la direzione artistica del critico cinematografico Alessandro Amato, il patrocinio della Città di Dronero e il sostegno di Fondazione CRC, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Cuneo e il Museo Luigi Mallé di Dronero.
Biglietto €5 (€4 con Carta Fedeltà) per gli appuntamenti al Cineteatro Iris.
L'evento presso il Museo Mallé di domenica 27 aprile è a ingresso libero.
c.s.

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