Rischi idrogeologici ed eventi estremi: a Cuneo un evento di confronto e riflessione sul tema
Appuntamento giovedì presso il Comando dei Vigili del Fuoco. Il prefetto Savastano: "Quello di cui c'è bisogno è la certezza della messa in sicurezza"Si è tenuta nella serata di ieri, martedì 8 ottobre, la presentazione dell’evento “Allertamento e gestione tecnico operativa del rischio idrogeologico e idraulico” che si svolgerà giovedì 10 ottobre alle ore 10 presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Cuneo, organizzato in occasione della settimana nazionale della Protezione Civile. A prendere per primo la parola è stato il prefetto Mariano Savastano, ponendo da subito l’attenzione sul cambiamento climatico e sulla maggiore frequenza delle emergenze rispetto al passato: portando ad esempio la recente calamità in Emilia Romagna, ripetutasi ad appena un anno e pochi mesi dalla precedente.
La domanda che il Prefetto si è posto e che invita a porsi è la seguente: “Se fosse caduto lo stesso quantitativo d’acqua nel Cuneese, noi saremmo stati pronti ad affrontare l’emergenza?”. L’evento di giovedì sarà un momento di confronto e di riflessione su questi e altri temi insieme a tutti gli “addetti ai lavori”, ma soprattutto un’opportunità di crescita e formazione per gli attori del territorio coinvolti nelle emergenze. Per attori del territorio si intendono, oltre agli operatori di emergenza, anche le istituzioni e i sindaci, per accrescere in loro consapevolezza e coscienza. Ed infine i cittadini, i quali devono imparare come comportarsi in caso di calamità, sia per salvaguardare se stessi che per agevolare il compito dei soccorritori. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura della protezione civile in senso sostanziale e non solo formale.
Il prefetto si è quindi soffermato su due aspetti che personalmente detesta, “l’ipocrisia dei cori di mai più che riecheggiano all’indomani delle catastrofi (perché sicuramente capiterà di nuovo) e i vari rimpalli di responsabilità”. "Quello di cui abbiamo bisogno - ha proseguito - è la certezza della messa in sicurezza”. Si portano ad esempio i bacini di laminazione costruiti a Vicenza a seguito dell’alluvione del 2010, che hanno permesso al territorio di salvaguardarsi dalle piogge torrenziali di un paio di anni fa. Meglio investire in prevenzione, quindi, che raddoppiare le spese per il ripristino dei territori danneggiati.
Anche Corrado Romano, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo, ha rimarcato quanto gli eventi estremi siano diventati ormai sistemici e frequenti. Su questo va creata consapevolezza, affinché in caso di emergenza nessuno sottovaluti l’evento, rendendo più difficoltose le operazioni di soccorso. L’altro aspetto importante, evidenzia orgoglioso Romano, sono le dotazioni all’avanguardia e il personale altamente qualificato a tutti i livelli, specificità che rendono il comando provinciale di Cuneo primario in ambito regionale e non solo.
Il prefetto ha infine concluso con tre parole d’ordine: pianificazione, preparazione e investimenti. Le procedure vanno infatti pianificate con cura, a seguito di attente analisi dei possibili scenari di rischio, ed è poi necessario verificarne l’adeguatezza e allenarsi attraverso le esercitazioni. Infine, investire in attrezzature all’avanguardia e nella formazione è un elemento imprescindibile.
Le riflessioni e le prospettive su questi temi saranno il fulcro dell’evento di giovedì mattina presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Cuneo, sede scelta proprio per la sua funzione operativa. Il programma prevede la proiezione di alcuni cortometraggi (anche in commemorazione della drammatica alluvione del novembre 1994) e interventi di diversi relatori, tra i quali il prefetto Mariano Savastano e il comandante dei Vigili del Fuoco Corrado Romano, a cui
seguiranno Gianluca Bernardi per la Protezione Civile Regione Piemonte, Giorgio Giraudo per la Protezione Civile Provincia di Cuneo e un esponente dell’amministrazione comunale di Cuneo.
Oltre a un momento finale di confronto con i partecipanti, è prevista anche una grande sorpresa per tutti: sarà infatti possibile visitare il nuovo campo base in dotazione al comando, il primo completamente mobile, caratteristica che lo rende trasportabile velocemente ed operativo in appena quattro ore di montaggio. Il campo base mobile prevede 40 posti letto e si va ad aggiungere agli altri due campi base tradizionali già in dotazione, per un totale di 120 posti letto, fondamentali per un buon ricircolo del personale di soccorso in situazioni di emergenza.
Sono esortati a partecipare a questa vera e propria sessione di studio i cittadini, i sindaci, i presidenti delle Unioni Montane e Collinari e tutte le componenti del CCS (Centro di Coordinamento Soccorsi).
Nel video, le parole del prefetto Savastano.
Monica Fissore
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