Safe&Drive, si conclude il progetto per la prevenzione degli incidenti dovuti ad alcol e droga
Gli operatori delle cooperative sociali hanno organizzato 83 uscite sul territorio, nei luoghi della movida o di divertimento e aggregazione giovanileSi è tenuto questa mattina, lunedì 8 aprile, il workshop conclusivo del progetto “Safe&Drive”, che vede il Comune di Cuneo come capofila e che per 18 mesi ha lavorato sul tema della prevenzione dell’incidentalità stradale per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, operando sul territorio della provincia Granda. L’obiettivo principale del progetto, finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato quello di creare e sperimentare soluzioni innovative, avvalendosi anche delle nuove tecnologie, per la diffusione di messaggi di prevenzione e riduzione del rischio di incidentalità, stimolando una riflessione critica.
“Siamo alla conclusione di un progetto che per noi è stato prezioso, perché ha lavorato su un tema strategico come quello del benessere delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi nel momento del divertimento anzitutto, ma in un’ottica a tutto tondo e che sappiamo poi allargarsi ad ogni altra sfera della loro vita - ha detto la sindaca del Comune di Cuneo, Patrizia Manassero, aprendo i lavori del workshop di restituzione -. Il progetto ci ha permesso di essere presenti sul territorio, rilevare quali siano davvero le criticità, incontrare e parlare con tanti giovani. Ragioneremo, insieme agli enti con cui abbiamo lavorato, per capire come continuare ad esserci anche dopo la fine del progetto”.
“Safe&Drive” ha permesso di portare avanti una serie di azioni concrete con l’obiettivo di aumentare l’informazione e la consapevolezza rispetto ai rischi e ai danni derivati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Gli operatori delle cooperative sociali coinvolte, incaricate di svolgere le attività, hanno fatto una serie di uscite sul territorio, 83 in totale, ciascuna di 6 ore l’una, nei luoghi della movida o di divertimento e aggregazione giovanile. Hanno coinvolto i ragazzi in attività come l’utilizzo di percorsi in stato di ebbrezza (simulazioni con occhiali 3D che ricreano la visione in stato alcolemico alterato), somministrazione di alcol test gratuiti e drug-checking, ma anche momenti di informativa e confronto con i ragazzi. Non sono mancate vere e proprie sessioni di counseling, consulenze psicologiche sulle tematiche oggetto del progetto. Le uscite, tutte in momenti serali e preserali, si sono concentrate in occasione di festival o eventi musicali, nelle strade e piazze della movida cittadina, ma anche durante le feste patronali, all’uscita di pub, locali e discoteche. Cuneo, Alba, Bra, Mondovì e Saluzzo i territori coperti.
In totale, nei 18 mesi di progetto, sono state raggiunte circa 8.150 persone, con una maggioranza di uomini (5.030) e un target focalizzato sui ragazzi tra i 18 e i 24 anni. Sono stati circa 3.000 gli alcol test somministrati, di cui 1.600 positivi, 2.200 le attività di “percorso ebrezza” proposte, 3.400 i momenti di counseling e di divulgazione informativa,135 le analisi di sostanze stupefacenti. Il progetto “Safe&Drive” avrà un secondo momento conclusivo, lunedì 15 aprile, che si svolgerà nell’area del Movicentro di Cuneo, e sarà rivolto alle scuole superiori di Cuneo. “Forza di questo progetto è stata sicuramente la collaborazione con gli altri Enti del territorio, con la polizia locale, ma anche con gli organizzatori di eventi e i gestori di locali - ha detto Ivan Biga, responsabile dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Cuneo -. Inoltre, a fare la differenza è stata la scelta di andare direttamente là dove le cose avvengono e lavorare sul campo, con i ragazzi”.
In partenariato con il Comune di Cuneo un nutrito gruppo di enti del territorio, che hanno permesso al progetto di svilupparsi in maniera capillare: Prefettura di Cuneo, ASL CN1, ASL CN2, Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, Consorzio Monviso Solidale, Servizi Socio Assistenziali Ambito di Bra, Comune di Bra, Comune di Fossano, Comune di Mondovì, Comune di Saluzzo e Comune di Savigliano. È stato invece un raggruppamento di imprese del terzo settore a ricoprire il ruolo di soggetto attuatore, portando concretamente avanti le azioni sul territorio: coordinate dalla cooperativa sociale Alice, le cooperative sociali Armonia, Emmanuele, Momo, Valdocco e Caracol.
c.s.
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