Selvaggia e inaspettata, alla scoperta escursionistica della valle Stura
L'ATL del Cuneese promuove le Alpi di Cuneo come meta per le vacanze estive. La sesta di dieci cartoline dedicate alle valli...L'ATL del Cuneese promuove le Alpi di Cuneo come meta per le vacanze estive. Tra le tante iniziative avviate, la realizzazione di video cartoline dedicate a tutte le vallate del Cuneese. Oggi scopriamo la valle Stura.
Un transito naturale per commerci e persone, una storica linea di demarcazione amministrativa (Francia e Italia), altitudinale (montagna e pianura) e orografica (Alpi Marittime e Alpi Cozie). La Valle Stura di Demonte disorienta per quella varietà paesaggistica figlia di un’incisione morfologica che dai duemila metri di quota del Colle della Maddalena discende verso la Pianura Padana fino a solleticare la città di Cuneo. Un verde corridoio vallivo impregnato qua e là di cicatrici storiche e architettoniche di pregio come il Forte Albertino (costruito tra il 1834 e il 1847 e considerato uno dei più significativi esempi di architettura militare dell’intero arco alpino), il Santuario di Sant’Anna di Vinadio (sorto verosimilmente intorno al XII secolo e divenuto, con i suoi 2035 metri di quota, il più alto d’Europa) o la Borgata di Paraloup, sede della prima banda partigiana di Giustizia e Libertà e ospitante oggi sale per mostre, un rifugio, un ristorante e un archivio museale. Ad unire queste prestigiose emergenze culturali con peculiarità naturalistiche di analogo livello come la Riserva Naturale delle Grotte di Aisone, allora, il trekking di valle del Lou Viage, disteso dai 600 metri di Borgo San Dalmazzo ai quasi 3.000 metri del Monte Enciastraia. Diciannove tappe per un tuffo nella Valle Stura più autentica lungo mulattiere e sentieri poco frequentati, attraversando i tanti valloni secondari che contraddistinguono il territorio e che si trasformano in eccellenti punti di partenza per escursioni o cammini più o meno impegnativi. Come Riofreddo, ad esempio, dal quale si possono raggiungere il Lago Malinvern, i Laghi della Paur o i Laghi dell’Aver oppure Bagni di Vinadio da cui ci si inerpica verso il Lago Superiore dell’Ischiator o il Lago di Laroussa, senza dimenticare ovviamente gli straordinari Laghi di Roburent o le caratteristiche borgate alpine di Neraissa, San Bernolfo e Ferriere, con quest’ultima che ospita l’inusuale ma avvincente Museo del Contrabbandiere. Ed è proprio la fitta rete museale della zona (che comprende, tra gli altri, anche l’Ecomuseo della Pastorizia di Pietraporzio, Palazzo Borelli di Demonte, il Museo della Guerra e della Resistenza di Valloriate e il Museo della Pietra di Moiola) a rendere la Valle Stura una meta particolarmente attrattiva, la cui vivacità si rispecchia altresì nella cucina tipica grazie ad eccellenze come l’Agnello Sambucano Presidio Slow Food, i cruset (gnocchetti locali simili alle orecchiette) e l’Oula al fourn, composta da verdure tagliate a pezzettini, patate, fagioli e porri.
Gabriele Gallo
DEMONTE Valle Stura