Sentiero dei Ciclamini
Montagna
Come indica il titolo, è un percorso limitato in lunghezza e di facile percorrenza e con accessibilità anche ai poco allenati. Deve il suo nome al ciclamino “Cyclamen purpurascens” che dà la sua massima espressione della fioritura tra maggio e luglio nelle faggete tra la frazione di Caricatori e Camoglieres. È situato nella Val Maira, precisamente nel comune di Macra (un tempo indicata come “Alma”), tra gli 800 e 1.060 metri di quota sul versante soleggiato in prevalenza a sud. È un percorso botanico dove vi sono pannelli informativi con indicazioni relative alle principali caratteristiche dell’ambiente e alle specie arboree e arbustive (alcune da noi conosciute) che ci accompagnano durante il percorso.
Parcheggiamo nella piazzetta dove si trovano il Comune e l’ufficio postale (818 metri) ed alcuni cartelli con varie informazioni. Ci incamminiamo per la provinciale in direzione di Acceglio per qualche decina di metri; prima del ponte svoltiamo a destra per il Percorso Occitano e il Sentiero dei Ciclamini; oltre ai segni rossi vi sono anche i segni di color violetto. Seguiamo l’antica mulattiera a fianco del rio Bedale di Langua, passiamo vicino ad un antico mulino e dopo una decina di minuti trascuriamo la deviazione sulla destra per il Sentiero Occitano e la borgata Villar (che percorreremo al ritorno). Tra una ricchissima vegetazione passiamo vicino ad un pilone e arriviamo ad una comoda passerella in legno, attraversiamo il rio e raggiungiamo la strada che collega le borgate al fondovalle raggiungendo in breve, sulla nostra destra, la borgata Langra (Charva) (972 m.). Qui sorge una bellissima chiesetta dedicata ai Santi Giuseppe e Antonio da Padova, tra alcune case diroccate e altre ristrutturate; esisteva anche un piccolo mulino per la macina del frumento per il bestiame. Proseguiamo ancora per pochi metri e giungiamo alla borgata Caricatori ( I Charjòu) (997 m.) dove molte abitazioni sono state ristrutturate. Superiamo l’abitato e abbandoniamo la mulattiera che sale al Colle del Rastcias e in leggera salita costeggiamo la verticale parete di Punta Raveirola, lungo una mezzacosta fino a la Comba Friera (1055 m.) dove è allestita una piccola area attrezzata. Dopo la pineta (Boschi di Saria) si estende una radura al bordo della quale si trova un pilone (1060 m.) a picco sul vallone di Bedale di Langra. Questo punto, il più elevato di tutto il percorso, offre una splendida vista sulla Val Maira. Il sentiero comincia leggermente a scendere, passiamo vicini ad una palestra di roccia e arriviamo alla bella borgata di Camoglieres (978 m.), una delle più suggestive della zona, collocata in una delle migliori posizioni e che conserva un’architettura di notevole pregio e intelligentemente ristrutturata. E’ possibile ammirare alcuni affreschi risalenti all’inizio 1800 di Giors Bonetto, pittore itinerante della Val Po; nel periodo natalizio viene allestito un singolare presepe (lu presepiu) in un forno comunitario. Nelle pareti retrostanti la borgata vi è una ferrata molto frequentata.
Per ritornare a Macra scendiamo tra le case, seguiamo le tacche gialle del Percorso Occitano, costeggiamo alcune balme. Oltrepassato un pilone transitiamo sotto il portico della chiesetta di San Pietro (872 m.) che custodisce al suo interno un affresco denominato “Danza Macabra” raffigurante un ballo tra vivi e morti ove la morte rende uguali tutti. Dopo poco arriviamo alla strada asfaltata che sale, la seguiamo fino alla borgata Villar. Qui svetta il bianco campanile della chiesa dedicata a San Marcellino Papa. Seguiamo il Sentiero Occitano chiudendo l’anello e raggiungiamo il punto di partenza.
E’ un suggestivo percorso di notevole interesse, con poco più di due ore e mezza e 200 metri di dislivello; quanto basta per trascorrere una bella giornata. CUNEO
Parcheggiamo nella piazzetta dove si trovano il Comune e l’ufficio postale (818 metri) ed alcuni cartelli con varie informazioni. Ci incamminiamo per la provinciale in direzione di Acceglio per qualche decina di metri; prima del ponte svoltiamo a destra per il Percorso Occitano e il Sentiero dei Ciclamini; oltre ai segni rossi vi sono anche i segni di color violetto. Seguiamo l’antica mulattiera a fianco del rio Bedale di Langua, passiamo vicino ad un antico mulino e dopo una decina di minuti trascuriamo la deviazione sulla destra per il Sentiero Occitano e la borgata Villar (che percorreremo al ritorno). Tra una ricchissima vegetazione passiamo vicino ad un pilone e arriviamo ad una comoda passerella in legno, attraversiamo il rio e raggiungiamo la strada che collega le borgate al fondovalle raggiungendo in breve, sulla nostra destra, la borgata Langra (Charva) (972 m.). Qui sorge una bellissima chiesetta dedicata ai Santi Giuseppe e Antonio da Padova, tra alcune case diroccate e altre ristrutturate; esisteva anche un piccolo mulino per la macina del frumento per il bestiame. Proseguiamo ancora per pochi metri e giungiamo alla borgata Caricatori ( I Charjòu) (997 m.) dove molte abitazioni sono state ristrutturate. Superiamo l’abitato e abbandoniamo la mulattiera che sale al Colle del Rastcias e in leggera salita costeggiamo la verticale parete di Punta Raveirola, lungo una mezzacosta fino a la Comba Friera (1055 m.) dove è allestita una piccola area attrezzata. Dopo la pineta (Boschi di Saria) si estende una radura al bordo della quale si trova un pilone (1060 m.) a picco sul vallone di Bedale di Langra. Questo punto, il più elevato di tutto il percorso, offre una splendida vista sulla Val Maira. Il sentiero comincia leggermente a scendere, passiamo vicini ad una palestra di roccia e arriviamo alla bella borgata di Camoglieres (978 m.), una delle più suggestive della zona, collocata in una delle migliori posizioni e che conserva un’architettura di notevole pregio e intelligentemente ristrutturata. E’ possibile ammirare alcuni affreschi risalenti all’inizio 1800 di Giors Bonetto, pittore itinerante della Val Po; nel periodo natalizio viene allestito un singolare presepe (lu presepiu) in un forno comunitario. Nelle pareti retrostanti la borgata vi è una ferrata molto frequentata.
Per ritornare a Macra scendiamo tra le case, seguiamo le tacche gialle del Percorso Occitano, costeggiamo alcune balme. Oltrepassato un pilone transitiamo sotto il portico della chiesetta di San Pietro (872 m.) che custodisce al suo interno un affresco denominato “Danza Macabra” raffigurante un ballo tra vivi e morti ove la morte rende uguali tutti. Dopo poco arriviamo alla strada asfaltata che sale, la seguiamo fino alla borgata Villar. Qui svetta il bianco campanile della chiesa dedicata a San Marcellino Papa. Seguiamo il Sentiero Occitano chiudendo l’anello e raggiungiamo il punto di partenza.
E’ un suggestivo percorso di notevole interesse, con poco più di due ore e mezza e 200 metri di dislivello; quanto basta per trascorrere una bella giornata. CUNEO
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