Sessant’anni di Michelin. Festa per la fabbrica che portò l’industria a Cuneo
Oggi lo stabilimento di Ronchi dà lavoro a 2200 persone e produce 11 milioni di pneumatici all’anno. In programma per il compleanno tanti eventi a “porte aperte”Se c’è un nome che più di ogni altro a Cuneo è sinonimo di industria, questo è Michelin. Correva l’anno 1963 quando la fabbrica di Clermont-Ferrand impiantava in Italia il suo primo stabilimento produttivo oltre confine, dopo tre quarti di secolo in Francia. Da allora l’azienda con il logo di Bibendum ha accompagnato l’industrializzazione - e l’evoluzione sindacale - di un territorio dove lavoro aveva sempre significato campagna: nel 1960, l’anno in cui per la prima volta i lavoratori dell’industria italiani superavano quelli dell’agricoltura, nella Granda erano ancora impiegati nel settore primario il 48% degli occupati.
Oggi nei 365mila metri quadrati dell’impianto di Ronchi operano 2.200 persone, senza contare l’indotto. Cuneo resta il “fiore all’occhiello” della multinazionale d’oltralpe, che è anche il primo datore di lavoro nel comparto pneumatici in Italia, con 3.700 addetti. Ronchi si è infatti guadagnato l’appellativo di “Usine Excellente”, ovvero uno dei centri nei quali vengono testate e sviluppate le nuove tecnologie, prima dell’industrializzazione su larga scala nei 67 impianti produttivi nel mondo. Il sessantesimo anniversario sarà anche l’occasione per avviare il nuovo laboratorio di innovazione, costruito insieme a Confindustria e al Competence Center di Torino: “L’hub diffonderà competenze su larga scala per tutte le aziende del territorio” spiega Simone Rossi, da poco più di un anno alla guida dello stabilimento.
L’inaugurazione è fissata per il 21 giugno, quando l’azienda festeggerà il “compleanno” insieme al personale. Prima di allora è in calendario, a metà aprile, la visita di una delegazione di giornalisti da 15 Paesi del mondo: è la prima volta che la direzione generale Michelin accoglie una spedizione così nutrita e ha deciso di farlo proprio a Cuneo. Segno, sottolinea Rossi, che il gruppo “presenta questo stabilimento come immagine di ciò che vuole sviluppare altrove”.
Sulla scorta dell’impegno promosso negli anni dal Michelin Sport Club, sono diversi gli appuntamenti in ambito sportivo: il 7 maggio la Randonnée Rosa e Cicloturistica, che prevede i tradizionali due percorsi a scelta, da 80 e da 130 km. Il 24 e 25 giugno, in occasione della Fausto Coppi, l’azienda curerà il Villaggio per la sicurezza stradale, in piazza Galimberti, con aree tematiche e simulatori di guida: per i più piccoli c’è il percorso Bimbi in Sella, dove imparare a muoversi in sicurezza sulle due ruote. Il 24 settembre Michelin aprirà al transito della gara podistica di 12 chilometri organizzata dallo Sport Club e da Fidal. A chiudere il programma sportivo, la presenza a novembre nell’ambito di Fast Run e Straconi. All’interno della fabbrica sono previsti anche una serie di eventi dedicati al personale: porte aperte, da aprile a ottobre, per le visite organizzate con le famiglie, il Gami (Gruppo Anziani Michelin Italia) e le scuole del territorio.
Nell’ultimo anno, spiega il direttore, dalla fabbrica sono usciti quasi 11 milioni di pneumatici per vetture. Un risultato di poco inferiore a quello preventivato, a causa delle difficoltà di approvvigionamento trascinatesi nei primi mesi del 2022 e poi della crisi energetica. Grandi passi avanti, in compenso, continuano a essere fatti nell’ambito dell’innovazione di prodotto. Qui come altrove il futuro si chiama mobilità sostenibile e viaggia sugli obiettivi che il gruppo si è posto in termini ambientali: l’adozione di 36 presse elettriche ha già consentito di risparmiare 4mila tonnellate di CO2 e un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica, vapore, acqua per il riscaldamento e il raffrescamento, coprirà il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Attraverso l’integrazione di queste soluzioni e impianti, Cuneo avrà a disposizione dal 2024 il 16% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, corrispondente ad una riduzione di emissione di CO2 di 18mila tonnellate all’anno.
“Intorno alla Michelin si è generato un fenomeno sociale che ha visto le persone spostarsi dalle montagne in un territorio prettamente agricolo” ha ricordato, aprendo le celebrazioni, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero: un cenno anche alla memoria dell’ingegner Édouard Michelin, scomparso a soli 42 anni nel 2006, cui la città aveva attribuito la cittadinanza onoraria nel 40esimo anniversario di fondazione dello stabilimento. Dal presidente provinciale di Confindustria Mauro Gola sono arrivati gli auguri ad un’azienda che “in questi sessant’anni ha contribuito non soltanto allo sviluppo economico ma al progresso del nostro territorio”.
Andrea Cascioli
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