Si è aperta la stagione del Castello di Rocca de’ Baldi
Dalla storia al jazz, i nuovi appuntamenti del 2018. L'inaugurazione il 22 aprile scorso con le visite guidate all'interno della dimora storicaLa nuova stagione di apertura del Castello di Rocca de’ Baldi si è aperta lo scorso 22 aprile con le visite guidate all’interno della dimora storica dei Morozzo della Rocca e del Museo Storico Etnografico “Augusto Doro”, e con l’inaugurazione della prima mostra d’arte dell’anno.
Ma per il Castello è solo l’inizio. Fino al 30 ottobre, infatti, tutte le domeniche e giorni festivi proseguiranno sia le visite guidate con biglietto di ingresso, sia gli appuntamenti ad ingresso gratuito con l’arte (Vanna Varnero fino alla fine di maggio, e Giovanni Liboà per tutto il mese di giugno), spettacoli teatrali (Compagnia del Birun il 23 giugno) e concerti (del Conservatorio di Cuneo in data da definire, del Liceo Musicale di Cuneo il 3 giugno, della Band Jazz “Caleidoscopio” il 7 luglio).
"Dopo la positiva stagione del 2017, in cui il Castello ha visto ancora una volta crescere il numero dei visitatori – dichiara il Presidente Michele Quaranta – proseguiremo con questa formula che combina la visita al nostro patrimonio storico e museale con nuovi appuntamenti culturali di qualità. Una proposta che ci auguriamo possa fidelizzare gli appassionati di arte e di musica, e attirare nel nostro territorio nuovi visitatori".
A questo proposito, uno specifico calendario è stato riservato a visite guidate tematiche dedicate alla famiglia Morozzo della Rocca e ai personaggi più illustri della sua storia. Una domenica al mese, infatti, sarà incentrata sulla storia della famiglia attraverso le testimonianze storiche della vita, tra gli altri, di Cristina Morozzo e del figlio Massimo d’Azeglio, di alcuni illustri rappresentanti della Chiesa, e di Enrico Morozzo della Rocca, generale e politico del Regno di Sardegna (info www.museodoro.org).
c.s.
ROCCA DE' BALDI MIchele Quaranta - Castello Rocca de Baldi - Morozzo della Rocca - Augusto Doro - Appuntamenti culturali