Temperature da record soprattutto in quota: zero termico ben oltre i 5 mila metri
Le rilevazioni dell'Arpa sull'ondata di calore che sta investendo il nord ovest. La stazione meteo di Capanna Margherita, ad oltre 4.500 metri, ha fatto segnare una massima di 9 gradiA partire dall'8 agosto il transito sul Piemonte di una massa d’aria di origine nordafricana ha determinato un incremento di temperature, più sensibile in quota, con valori al di sopra della media del periodo. In particolare, nella giornata di sabato 10 agosto, il radiosondaggio di Cuneo Levaldigi ha riportato uno zero termico di 5206 metri (quota in atmosfera libera oltre la quale le temperature non superano gli zero gradi Celsius), il valore più alto dal luglio 2020 e di poche decine di metri inferiore al record del 2015 di 5296 metri.
Il termometro della stazione meteo di Capanna Margherita (Punta Gnifetti, 4554 m slm) sabato 10 agosto ha registrato una temperatura massima di 9 °C prossima ai valori record di 9,3 °C del 2015 e 9,2 °C dello scorso anno. A quote inferiori gli estremi di temperatura non si sono avvicinati a valori record per gli elevati tassi di umidità che caratterizzano questa annata. L’elevato contenuto di vapor acqueo in atmosfera riduce infatti l’escursione termica giornaliera abbassando le temperature massime, ma aumentando i valori minimi notturni, con conseguente disagio fisiologico.
Il direttore generale dell'Agenzia Secondo Barbero e alcuni tecnici esperti di Arpa Piemonte il 9 agosto scorso sono stati a Capanna Margherita. Secondo Barbero: "Da Capanna Margherita, dove Arpa Piemonte ha una stazione meteo che è la seconda più alta d'Europa ed è l’osservatorio più alto d’Europa, si può osservare che l’abbondante copertura nevosa ancora presente alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione; il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali".
Gli studi epidemiologici - si legge nell'aggiornamento pubblicato dall'Arpa - confermano che le ondate di calore sono condizioni meteorologiche con un impatto significativo sulla salute della popolazione residente, in particolare sulla mortalità della popolazione anziana. È stato dimostrato, infatti, che le alte temperature hanno un effetto relativamente immediato sulla mortalità, con una latenza solitamente di uno-tre giorni tra il verificarsi di un rapido innalzamento della temperatura ed un successivo aumento del numero di decessi (fonti Baccini 2008, Basu 2009, Guo 2014).
Nel 2024, a Torino, è stato possibile confermare questa relazione tra alte temperature e mortalità nella popolazione residente over 65. Nell’ondata registrata a cavallo tra luglio ed agosto (28 luglio-4 agosto) è stato osservato un eccesso significativo di mortalità rispetto alla media, da imputare quasi esclusivamente agli ultimi tre giorni di luglio.
Redazione
CUNEO Arpa