Un albero per Samuele: la scuola di Madonna dell’Olmo ricorda il suo “ragazzo delle stelle”
Il 14enne di San Benigno era tra le cinque vittime del tragico incidente di Castelmagno. Docenti e alunni hanno voluto dedicare a lui un angolo del giardinoNella mattina di oggi (venerdì 5 novembre), alle ore 11, presso il giardino retrostante la scuola secondaria di Madonna dell’Olmo è stato inaugurato uno spazio dedicato alla memoria di Samuele Gribaudo, ex alunno della scuola, tragicamente scomparso nell’incidente di Castelmagno avvenuto poco più di un anno fa. Samuele era tra i cinque “ragazzi delle stelle”, tutti giovanissimi, che a bordo di un Land Rover precipitarono in una scarpata lungo la strada delle Crocette dopo una serata trascorsa ad ammirare il firmamento.
Si tratta di un angolo in mezzo al verde, con una magnolia, che sorregge fra i suoi rami un nido e una panchina viola accanto. “Samuele - spiegano i promotori dell’iniziativa - amava infinitamente la montagna, la natura, gli spazi aperti e così abbiamo deciso di piantare un albero, simbolo di vita, fra i cui rami abbiamo posizionato un nido con il suo nome, con la speranza che presto venga abitato e che si possano sentire cinguettii... di vita”.
Tuttavia, al progetto mancava ancora qualcosa. Docenti e compagni del 14enne di San Benigno lo hanno compreso quando si sono imbattuti nell’iniziativa “Costruiamo gentilezza”. Si tratta di un progetto nazionale che mira ad educare i bambini e i giovani al valore della gentilezza nel quotidiano, servendosi di caratteristiche panchine viola sulle quali viene scritta una parola o espressione “gentile”: “Abbiamo capito che si trattava di ciò che stavamo cercando”.
Sulla panchina della scuola c’è una frase che recita: “La gentilessa: a vòlte basta pròpi pòc”. Parole in piemontese, perché Samu è sempre stato molto legato alle tradizioni e al dialetto. Questo sarà il suo angolo e per i docenti diventerà uno strumento educativo attraverso il quale, nei prossimi anni, si avrà lo spunto per educare alla gentilezza tanti alunni, mantenendo viva la sua memoria.
Tutto ciò è stato realizzato grazie all’impegno della famiglia del ragazzo, dei docenti della scuola secondaria, degli alunni, con il grande supporto della dirigente scolastica e la collaborazione del Comune di Cuneo e del vivaio Parola di San Benigno.
Redazione
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