Una interessante gita con le ciastre nel Vallone dell’Arma (Valle Stura)
Montagna
Questa volta la nostra camminata con le ciastre si snoda tra i boschi e lungo una bella dorsale nel Vallone dell’Arma.
L’itinerario parte dalla borgata Poracchia; a Demonte, in fondo alla piazza del mercato, svoltiamo a destra per la rotabile ex militare che collega la Valle Stura alle Valli Grana e Maira superando stupendi valichi alpini, attraverso le borgate di Fedio e S. Maurizio.
Lasciata l’auto a Poracchia (1160 m.) scendiamo a destra tra le case, attraversiamo il torrente Cant, su un ponticello risaliamo il versante idrografico destro nella parte ombrosa del vallone e procediamo a zig-zag e guadagniamo quota in direzione ovest. Tralasciamo a destra la stradina che arriva da Fedio e, dopo un bel tratto a mezzacosta raggiungiamo Sella Gorè (1787 m.). Svoltiamo quindi a gomito a sinistra lasciando la strada che prosegue per Gias Terz del Mez. Procediamo ancora nel fitto bosco di castagni e faggi denominato “il bosc del cant” dove possiamo ammirare splendidi larici con i loro colori autunnali. Raggiunto Prà ‘d Giacu (1807 m.), tra la Cima Corso del Cavallo e la Testa di Peitagù, una lunga dorsale prativa divide il vallone dell’Arma da quello di Neraissa e prosegue fino al Monte Savi. A questo punto proseguiamo verso destra (ovest) sull’ampia dorsale che dopo un tratto ripido presenta una salita più dolce che conduce nei pressi del grande cippo di pietra della cima Est della Cima Corso del Cavallo (2039 m.). Un magnifico panorama si offre ai nostri occhi: a sud il Monte Saben, la Bisalta, a nord le cime del vallone di San Giacomo, i monti Gorfi, Burel, Punta dell’Omo, Bram, Grum, Testa di Gardon. Volendo, con un breve percorso si può proseguire fino alla cima Ovest Corso del Cavallo (2170 m.).
Il ritorno avviene in senso inverso.
Il dislivello è di circa 900 metri, mentre lo sviluppo è di 17 km circa.
Tempo di salita: circa 3 ore.
La gita non presenta difficoltà e l’aereo tratto finale sulla dorsale compensa la mancanza di panorama nel tratto iniziale chiuso nel bosco.
Luciano Giordano CUNEO
L’itinerario parte dalla borgata Poracchia; a Demonte, in fondo alla piazza del mercato, svoltiamo a destra per la rotabile ex militare che collega la Valle Stura alle Valli Grana e Maira superando stupendi valichi alpini, attraverso le borgate di Fedio e S. Maurizio.
Lasciata l’auto a Poracchia (1160 m.) scendiamo a destra tra le case, attraversiamo il torrente Cant, su un ponticello risaliamo il versante idrografico destro nella parte ombrosa del vallone e procediamo a zig-zag e guadagniamo quota in direzione ovest. Tralasciamo a destra la stradina che arriva da Fedio e, dopo un bel tratto a mezzacosta raggiungiamo Sella Gorè (1787 m.). Svoltiamo quindi a gomito a sinistra lasciando la strada che prosegue per Gias Terz del Mez. Procediamo ancora nel fitto bosco di castagni e faggi denominato “il bosc del cant” dove possiamo ammirare splendidi larici con i loro colori autunnali. Raggiunto Prà ‘d Giacu (1807 m.), tra la Cima Corso del Cavallo e la Testa di Peitagù, una lunga dorsale prativa divide il vallone dell’Arma da quello di Neraissa e prosegue fino al Monte Savi. A questo punto proseguiamo verso destra (ovest) sull’ampia dorsale che dopo un tratto ripido presenta una salita più dolce che conduce nei pressi del grande cippo di pietra della cima Est della Cima Corso del Cavallo (2039 m.). Un magnifico panorama si offre ai nostri occhi: a sud il Monte Saben, la Bisalta, a nord le cime del vallone di San Giacomo, i monti Gorfi, Burel, Punta dell’Omo, Bram, Grum, Testa di Gardon. Volendo, con un breve percorso si può proseguire fino alla cima Ovest Corso del Cavallo (2170 m.).
Il ritorno avviene in senso inverso.
Il dislivello è di circa 900 metri, mentre lo sviluppo è di 17 km circa.
Tempo di salita: circa 3 ore.
La gita non presenta difficoltà e l’aereo tratto finale sulla dorsale compensa la mancanza di panorama nel tratto iniziale chiuso nel bosco.
Luciano Giordano CUNEO
Montagna