Uncem rilancia la mappatura delle aree italiane prive di segnale telefonico
Un'iniziativa analoga era già stata promossa nel 2019: "Le infrastrutture di rete devono essere per tutti". Le segnalazioni possono essere inviate tramite un form compilabile onlineL’Uncem rilancia la mappatura delle aree del paese senza segnale telefonico per il proprio smartphone: quei luoghi dove telefonare, mandare un messaggio, navigare su internet è impossibile, con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. Un’iniziativa analoga era già stata promossa nel 2019 (a questo link la mappatura presentata allora, quando le segnalazioni furono 1.450).
“Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del paese, – spiega il presidente Marco Bussone – che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare. Un problema di tutta l’Italia, non solo delle aree interne e montane, la telefonia mobile e le troppe zone dell’Italia senza copertura. Se l’Italia vuole essere tutta connessa, smart e intelligente, a prova di futuro, le infrastrutture di rete devono essere per tutti”.
Si legge nel comunicato diffuso dall’Unione dei Comuni Montani: “Uncem sta lavorando efficacemente – anche grazie ad Anfov e AssTel – con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri (TIM, Vodafone, WindTre, InWit) ma anche operatori per internet senza fili (in primis EOLO e BBBell). A seguito della prima mappatura Uncem di due anni fa, sono stati risolti una serie di problemi segnalati a Uncem da Sindaci e Cittadini. Le imprese hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale è comunque positivo. Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei POR FESR e grazie al PNRR. Dove non arrivano le imprese private, deve intervenire lo Stato con investimenti pubblici. nessuno però deve voltarsi dall’altra parte. Il digital divide parte dalle reti mobili ed è un problema serio. Eppure, Uncem ha recentemente scritto al Ministro Colao che gli oltre 8 miliardi per contrastare il digital divide con nuove reti, previsti dal PNRR, non possono andare solo alle aree urbane”.
“Una cosa è certa – prosegue il presidente Uncem – non possiamo intervenire, come paese, solo lungo le linee dell’alta velocità AC/AV, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l’Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia”.
Le segnalazioni potranno essere inviate compilando il form a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSffSF7AfoeehyhuRU0CswBgofADsJHp4W-9K2feULSbnTv9Qg/viewform?usp=sf_link.
Conclude il comunicato: “Possiamo dotarci di elenco aggiornato di quei pezzi di paese, di quelle comunità che non riescono a telefonare, mandare messaggi e navigare, nelle zone alpine e appenniniche. Ce lo hanno chiesto le imprese e volentieri lo componiamo, con l’aiuto di tutti. Tutti possono contribuire alla mappatura. Evidenziando i problemi nel proprio Comune, con uno o più operatori della telefonia mobile, o in altri Comuni, dove ci si reca in vacanza, per un’escursione, per un viaggio, o semplicemente si passa in auto o a piedi”.
Per rispondere, compilando il form, c’è tempo sino al 20 novembre 2021.
Redazione
CUNEO uncem