Via al recupero di cattedrali ed edifici delle diocesi: nel “piano” anche il Duomo di Cuneo
I lavori dureranno tre anni: serviranno 2 milioni di euro, di cui 1,6 dalla Regione. A Mondovì è prevista la messa in sicurezza del palazzo episcopaleAffreschi riportati alla luce, ripresa di scavi archeologici e restauri conservativi su tutti gli edifici storici e cattedrali piemontesi delle Diocesi. Regione e Conferenza Episcopale piemontese hanno sottoscritto una convenzione per recuperare gran parte del patrimonio architettonico di proprietà delle diocesi, palazzi e monumenti di grande valore, molti risalenti al ‘600 che abbracciano gran parte dello spettro stilistico della regione dal Romanico a Barocco.
“L’obiettivo è incrementare il parco di edifici storici resi di nuovo fruibili per il pubblico con restauri conservativi e ammodernamenti tecnologici - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio, Vittoria Poggio -. Il Piemonte è una super potenza culturale, per questo vogliamo sfruttare il vantaggio di ospitare luoghi da cartolina che sono anche didattici. Lavagne sulle quali sono stati scritti capitoli importanti della storia dell’arte e delle nostre tradizioni cristiane”.
“Grazie a questo importante accordo, - sottolinea il vescovo delegato per i Beni Culturali ecclesiastici del Piemonte, mons. Derio Olivero - significative testimonianze del patrimonio culturale conservato nelle cattedrali e negli episcopi saranno recuperate e collegate agli itinerari storico-artistici già operativi sul territorio che negli anni scorsi hanno beneficiato di analoghi accordi regionali e dei fondi OttoXMille della Chiesa cattolica. I vescovi del Piemonte sono grati alla Regione per questa rinnovata attenzione al nostro patrimonio”.
In molti edifici saranno eliminate le barriere architettoniche ed eseguiti lavori di efficientamento energetico, come a Santa Maria del Bosco e San Michele di Cuneo. Gli interventi della durata di tre anni previsti all’interno dell’accordo su gran parte delle eredità storiche richiederanno una spesa di quasi 2 milioni di euro di cui oltre 1,6 milioni messi a disposizione dalla Regione, fondi che serviranno a mettere in sicurezza, ad esempio, il palazzo Episcopale di Mondovì e a Torino i locali del palazzo episcopale del duomo dove è custodito l’archivio storico. Saranno riportati alla luce affreschi e dipinti come quelli della cattedrale San Donato di Pinerolo, mentre a Susa riprenderanno gli scavi archeologici all’interno della cattedrale di San Giusto dopo la recente scoperta della cripta, risalente all'XI secolo riemersa sotto il pavimento dell'abside. A Novara sarà recuperato il portale storico del duomo Santa Maria Assunta con un restauro conservativo, ad Alessandria è previsto il consolidamento del campanile di Santi Pietro e Marco.
c.s.
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