‘Vie di Jazz’, un successo di pubblico per l’evento musicale bovesano
Con l’omaggio a Mia Martini di Sylvia Blue Violino si è chiusa la quindicesima edizione della kermesse. Ampio spazio anche ai gruppi emergentiDomenica 18 c’è stato il «gran finale» della quindicesima edizione della manifestazione bovesana «Vie di jazz», che ha confermato il grosso successo di pubblico. La Confraternita di Santa Croce era gremita (sin ai banchi della zona absidale) per l’appuntamento «Oltre il cielo – Mia Martini, la vita, le canzoni», protagonista la voce di un grande talento locale, Sylvia Blue Violino, con Massimo Celsi e Renzo Coniglio.
La cantante ha confermato la sua grande passione per la scomparsa artista, amata da sempre, abbinando le canzoni dal vivo («Preghiera» eseguita insieme a due giovanissime allieve) ai video proiettati di interviste, una attenta e delicata biografia del personaggio, molto sensibile. Nel programma ha incluso canzoni famose del repertorio cantautoriale da lei interpretate (da «La costruzione di un amore», di Ivano Alberto Fossati, a «Caruso» di Lucio Dalla, al napoletano di Roberto Murolo). Ha terminato con una poco nota «Con il tempo imparerò» («a non odiare il mondo»), cantata da Mia Martini negli ultimi anni ed incisa dopo la sua morte. È uno spettacolo che si può sperare sia ripetuto, magari in locale con minori problematiche acustiche.
A Villa Berrini, i torinesi «Night Dreamers», Simone Garino, Emanuele Sartoris e Dario Scopesi, con il batterista Donato Stolfi a sostituire l’assente Antonio Stizzoli, hanno riempito l’anfiteatro, dalle sedie centrale agli spalti di cemento. Tanta «velocità» ed energia nel loro spettacolo, con la presentazione del loro album che ha al centro i temi dell’automobilismo, delle corse, dei campioni (quelli dei primi trofei, Campari e Nuvolari).
In Piazza dell’Olmo, la sera, si contavano paio di centinaia di persone per l’ultimo momento «jazz DOC», con «Drums Limited», un progetto di Luca Santaniello che ha raccolto e portato in tour artisti di livello assoluto: Greg Hutchinson, Emanuele Cisi, Ameen Saleem, Roberto Terenzi. Con qualche prevedibile difficoltà, si può dire che abbia funzionato un «esperimento» di chiusura della piazza, un momento offerto ai «veri» appassionati di jazz.
Per quanto riguarda i gruppi giovani emergenti, il loro spazio non è stato trascurato neppure quest’anno. Sabato 17, in tarda mattinata, protagonisti in Piazza dell’Olmo il cuneese «Pellegrino Brothers Trio», con Alessio Pellegrino, Lorenzo Ascani ed Edoardo Pellegrino. Domenica mattina 18, in Confraternita, l’esibizione dei «Belli freschi - Jazz/Funk/Soul Quartet», con Michele Bruna, Daniele Danzi, Luca Bruno, Giovanni Cismondi, giovani cuneesi dalla grande energia e vitalità.
Dopo il saluto finale di Roberto Chiriaco, domenica sera in Piazza dell’Olmo, l’appuntamento è già all’anno prossimo, sedicesima edizione.
c.s.
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