Inquinamento, monitoraggio Arpa a Fossano: i risultati
I rilevamenti effettuati a poche decine di metri dal centro storico, dal 7 dicembre 2017 al 4 aprile 2018All’interno del parco cittadino di piazza Divisione Alpina Cuneense a Fossano, in prossimità di un “recettore sensibile”- un baby parking gestito da un’azienda Comunale - e a poche decine di metri dal centro storico, dal 7 dicembre 2017 al 4 aprile 2018 è stato condotto un monitoraggio con il laboratorio mobile della qualità dell'aria dell'Arpa.
I risultati - contenuti nella relazione qui consultabile - evidenziano per Fossano una maggiore influenza dell’inquinamento diffuso del bacino padano rispetto al sito pedemontano della città di Cuneo.
Le concentrazioni di PM10 misurate nel sito di fondo urbano di Fossano sono statisticamente confrontabili in media sia con quelle misurate presso la stazione di traffico di Mondovì che con quelle misurate dalla stazione di fondo urbano di Alba.
Nel confronto con i limiti normativi i livelli di inquinamento da polveri sottili del sito di fondo urbano di piazza Divisione Alpina Cuneense risultano critici per il rispetto del limite normativo giornaliero (sono stati stimati, per l’anno 2017, 45 superamenti del limite giornaliero di 50 µg/m3, contro i 35 consentiti per anno civile).
Tale criticità riscontrata per il sito di Fossano rientra nella situazione dell’inquinamento da polveri sottili che caratterizza la provincia di Cuneo. Essa presenta livelli che peggiorano procedendo dalla zona pedemontana alla zona di pianura, con situazioni “aggravate” nei punti maggiormente esposti ad emissioni locali intense, per lo più dovute al traffico veicolare. La zona di pianura della provincia, nella quale si colloca anche la città di Fossano, costituisce infatti l’estremo ovest della pianura Padana e pertanto risente dell’inquinamento che, a causa della conformazione orografica e delle emissioni presenti, ristagna e caratterizza tutto il bacino padano. La zona sud della provincia di Cuneo, rispetto a quella a nord, è caratterizzata da una maggior ventilazione, che permette una migliore diluizione degli inquinanti. Per questo motivo, tra le stazioni fisse della provincia, quella di Cuneo, grazie alla sua collocazione geografica, è caratterizzata da concentrazioni di polveri sottili più contenute di quelle rilevate dalle centraline di Alba e Bra che risentono maggiormente dell’inquinamento di fondo del bacino padano e per le quali il superamento, in tutti gli anni di misura, del limite stabilito per le concentrazioni giornaliere conferma una situazione di criticità per il PM10.
Gli approfondimenti svolti negli anni sulla qualità dell'aria della provincia di Cuneo sono disponibili a questo link.
c.s.
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