Per la Cassa di Risparmio di Fossano un altro bilancio record
L’utile d’esercizio sale da 17,7 a 23,7 milioni di euro con un incremento del 34 per centoSi chiude per la Cassa di Risparmio di Fossano SpA un altro bilancio record, con numeri in crescita e una ulteriore conferma della solidità e redditività della società.
L’utile d’esercizio, che sale da 17,7 a 23,7 milioni di euro con un incremento del 34%, è solo uno dei tanti indicatori che raccontano un ottimo anno vissuto in un contesto economico globale non facile, segnato da un rallentamento dell’economia mondiale, crescenti tensioni politiche internazionali soprattutto nel Medioriente e politiche monetarie restrittive.
L’economia italiana ha vissuto anch’essa un anno complicato, presentando diversi aspetti di debolezza, e nel complesso il credito a famiglie e imprese è diminuito, con una domanda di finanziamenti frenata dall’aumento dei tassi di interesse e da minori esigenze di liquidità per investimenti. Il territorio piemontese ha avuto un trend positivo nei vari settori di specializzazione (moda, meccanica, agroalimentare) e l’intera regione è cresciuta in misura maggiore rispetto alla media italiana, soprattutto grazie all’alta specializzazione e alla competitività. La provincia di Cuneo racconta un 2023 dinamico, con numeri crescenti di imprese guidate da under35 e un’alta presenza di imprese straniere, delle quali molte guidate da donne.
La Cassa continua a sostenere la propria impronta strategica volta a destinare l’erogazione del credito alle aziende e famiglie del territorio nell’ottica di contribuire a sostenerne lo sviluppo e mantenere sul territorio i risparmi che provengono dalle comunità ed aziende dello stesso.
Gli impieghi verso la clientela sono sostanzialmente invariati, con una modesta riduzione dello 0,64% segnata in particolare dalla frenata nel settore dei mutui ipotecari a causa del vertiginoso aumento dei tassi, che ha fatto contrarre la richiesta di credito. La Cassa ha comunque continuato a sostenere il territorio anche attraverso nuove forme di finanziamento, come l’acquisizione di crediti fiscali per supportare interventi a beneficio del patrimonio immobiliare interessati da bonus fiscali.
Nonostante le situazioni di instabilità e incertezza anzidette, la qualità del credito non ne risente, con dati relativi alle sofferenze al di sotto della media di sistema.
Al contempo, la raccolta diretta è cresciuta dello 0,56% e quella indiretta del 29,48%. La prima, in particolare, è stata trainata dall’aumento delle obbligazioni CRF, che contribuiscono a dare maggiore stabilità alla raccolta.
Gli ottimi dati riportati si accompagnano ad altrettanti ottimi indicatori, quali ad esempio l’indice di redditività ROE che si attesta al 12,97%. Rilevanti anche gli indici di solidità patrimoniale: l’utile così elevato ha consentito un buon dividendo ai soci e contemporaneamente il rafforzamento del patrimonio, con il Tier1 che sale al 17,98% e il Total Capital Ratio che sale al 21,46%. La tradizionale attenzione al contenimento dei costi, uno dei punti di forza della CRF, ha consentito di ridurre il cost income dal 37,46% al 36,69%, uno dei migliori dati a livello sistemico.
I lusinghieri risultati del 2023 sono stati raggiunti grazie ad una precisa e consolidata volontà di interpretare il proprio ruolo di banca locale a servizio del territorio attraverso una profonda conoscenza dello stesso, una struttura che crede nel rapporto umano e nell’esperienza e professionalità del personale come valore aggiunto, un’ampia offerta di prodotti e servizi che possano rispondere alle esigenze di tutti i clienti. Il connubio tra questi elementi consente di rispondere alle crisi, di sfruttare le opportunità della tecnologia e affrontare con fiducia un mercato sempre più complesso.
In quest’ottica, la CRF, oltre a sponsorizzare associazioni ed eventi, ha avviato da anni progetti con le scuole per la diffusione dell’educazione finanziaria, concorsi e borse di studio. Nel 2023 ha implementato queste attività con una serie di appuntamenti sui temi della finanza in collaborazione con l’Unitre dedicati ad un pubblico più adulto ed esperto.
Ad appoggiare la mission aziendale, da sempre la CRF può contare su dipendenti competenti, preparati e disponibili, con figure più esperte che collaborano con giovani appena diplomati o laureati. L’età media del personale è di 43 anni e solo nel 2023 sono stati assunti otto dipendenti.
“Il bilancio 2023 è il migliore in 118 anni di storia della CRF e per questo mi sento di ringraziare i clienti per la fiducia, i Componenti degli Organi Sociali per l’impegno nella complessa gestione di un istituto di credito e tutto il personale per la professionalità che sempre dimostra” dichiara il Presidente Dott. Antonio Miglio. “L’indice globale di solidità bancaria italiano nel 2017 era più basso rispetto a Germania, Francia e Spagna. Nel 2023 è diventato superiore a questi tre paesi e alla media dell’area Euro. Questo significa che il sistema bancario italiano è sano e forte e che i risparmiatori possono avere fiducia. Operiamo in questo contesto consapevoli del nostro ruolo chiave nel sostenere il territorio, a cui cerchiamo di restituire i risultati di questo ottimo bilancio migliorando i nostri servizi e lavorando in sinergia con la Fondazione CRF, che ridistribuisce i dividendi ricevuti sul territorio stesso amplificandone i benefici”.
c.s.
FOSSANO Fossano