Censimento dell'avifauna nella Riserva di Crava Morozzo: i dati
Il personale delle Aree Protette Alpi Marittime ha contato 730 germani reali, 123 alzavole, 5 cormorani, 4 tuffetti, 3 canapiglie, 2 aironi bianchi e uno cenerino, una folagaLa Riserva naturale Crava Morozzo ospita una delle aree umide più importanti del Piemonte, sia per i suoi ecosistemi sia per il suo ruolo di “posto tappa” o di svernamento degli uccelli migratori. Un flusso continuo che non conosce sosta e che ogni anno, in questo periodo, è monitorato dai guardiaparco.
Nella giornata di censimento, prevista all’interno di un protocollo internazionale, il personale delle Aree Protette Alpi Marittime ha contato 730 germani reali, 123 alzavole, 5 cormorani, 4 tuffetti, 3 canapiglie, 2 aironi bianchi e uno cenerino, una folaga.
Si tratta di consistenze non particolarmente significative. A ridurre le presenze è il clima mite che sta interessando le varie aree di partenza dei migratori del nord Europa. Condizioni eccezionali che non costringono gli uccelli a spostarsi a sud per superare l’inverno. Il comportamento dell’avifauna migratrice che è una risposta ai cambiamenti climatici in atto e le cui conseguenze sugli ecosistemi acquatici sono ancora da misurare.
I dati raccolti dalle aree protette del Piemonte confluiscono nelle banche dati del GPSO (Gruppo piemontese studi ornitologi), di Isprambiente e dell’International bird census.
c.s.
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