Ceva celebra il suo passato, per progettare il futuro
Presentato il progetto “1623-1773-2023 Ceva è stata, è, e sarà”. Il sindaco Bezzone: “Un volano importante per attirare ancora più turisti e amanti della storia”Grande partecipazione all’incontro che si è svolto presso il Teatro Marenco di Ceva, per discutere del progetto triennale “1623-1773-2023 Ceva è stata, è, sarà”. Un lavoro articolato in diverse iniziative e studi, come ha detto la professoressa Lucia Carle, direttore del progetto -, attraverso il quale la città intende valorizzare il suo passato per progettare il suo futuro, concretizzando nuove prospettive e nuova linfa.
“Conoscere il nostro passato - ha detto il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone - è un punto di partenza fondamentale non solo per una propria cultura personale ma anche per sviluppare progetti ed iniziative utili al turismo e alla valorizzazione del territorio”. Il sindaco, che è anche il presidente dell’Unione Montana ha anche sottolineato come l’iniziativa “1623-1773-2023 Ceva è stata, è, e sarà” rientra in un piano strategico del turismo in fase di elaborazione da parte dell’ente montano. “Un passato importante come quello della città di Ceva - ha concluso il primo cittadino Bezzone - può, anzi deve essere la carta vincente, un volano prezioso per sviluppare un settore come quello del turismo al quale il Cebano ha molto da offrire”.
Alla presentazione del programma sono state invitate le rappresentanze delle associazioni locali, i dirigenti scolastici e gli insegnanti, i rappresentanti di enti pubblici, corpi dello Stato e istituzioni private sul territorio. Tra qualche settimana, invece, si terrà un incontro aperto al pubblico per spiegare nel dettaglio il progetto.
Il vicesindaco di Ceva Lorenzo Alliani ha sottolineato gli aspetti più importanti del progetto: “1623-1773-2023 ovvero 250 anni dal conferimento ufficiale del titolo di ‘Città’ a Ceva da parte di Carlo Emanuele III. Un anniversario che, proposto dalla amministrazione comunale, potrebbe essere lo stimolo per ristudiare la nostra città specchiandoci nella sua gloriosa storia. Non è un caso fortuito che i Savoia e Napoleone considerassero il nostro Forte altamente strategico, oppure quando ammiri le stampe del Bagetti, ‘fotografo’ di Napoleone, ti chiedi orgoglioso ‘ma eravamo così?’”.
“L’intervento sul territorio - ha sottolineato Alliani - presuppone la conoscenza delle sue molteplici caratteristiche, fra cui quelle delle popolazioni che lo abitano e che lo hanno abitato, contribuendo a determinarne le attuali specificità: fondamentale per conoscere i punti di forza e i punti di debolezza, incentivando i primi e risolvendo i secondi. Un amministratore comunale deve obbligatoriamente conoscere la Storia e le caratteristiche del proprio territorio. Ad esempio Ceva sino ad inizio anni 2000 era la città della Provincia di Cuneo con la percentuale più alta, in base al numero di abitanti, di ‘addetti alle istituzioni’ statali, regionali e provinciali. Quindi occorre ricordare e concentrarci su questo aspetto se vogliamo potenziare la classe imprenditoriale privata. La storia si può definire una guerra contro il tempo ma, al contrario del concetto manzoniano, siamo impegnati a rendere vivi i fasti del passato di Ceva esaltando le imprese più gloriose ma anche facendo tesoro dei momenti negativi”.
“Proporre questa sfida - ha proseguito il vicesindaco di Ceva - è impegnativo perché occorre mantenere le promesse e lavorare duro ma abbiamo dei compagni di viaggio molto autorevoli che ci potranno guidare in questo affascinante cammino: la professoressa Lucia Carle Storica ed Antropologa dell’Università di Firenze, la professoressa Gelsomina Spione docente del Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Torino e il dott. Massimiliano Caldera Sovrintendente dei Beni architettonici del Piemonte e Valle d’Aosta. Senza dimenticare l’indispensabile coinvolgimento di tutte le realtà associative cebane e degli uffici comunali coordinati dalla preziosa operatività del Segretario dott.ssa Carla Bue”.
“Una sfida - ha concluso Alliani - che parte da questa prima giornata di presentazione, continuerà il 16 dicembre celebrando la ricorrenza ma si evolverà nei prossimi anni coinvolgendo tutti gli attori a vario titolo della nostra amata città: le scuole, le associazioni di categoria, le 42 associazioni di volontariato e tutti coloro che vorranno dare un contributo di idee e soluzioni. Se non lotti per le tue idee o hai idee deboli o non hai idee. Ma noi a Ceva le idee le abbiamo e le abbiamo sempre avute”.
c.s.
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