Ceva ringrazia Silvio Amerio, vigile del fuoco per quarant’anni e colonna del volontariato
Con una cerimonia in municipio l’amministrazione ha celebrato il contributo dell’ex capo distaccamento: il suo primo salvataggio fu quello del fratello, a 15 anniIl Comune di Ceva ha pubblicamente ringraziato l’uomo che da sempre rappresenta per la città il volontario per eccellenza: Silvio Amerio, vigile del fuoco per oltre quarant’anni e da sempre in prima fila per aiutare gli altri.
“Per i tanti anni di servizio svolto presso il Distaccamento vigili del fuoco volontari di Ceva, vissuti con professionalità, dedizione ed umanità a favore della nostra comunità e dell’intero territorio”, così recita la targa che il sindaco Vincenzo Bezzone - a nome di tutta l’amministrazione - ha consegnato ad un Silvio Amerio commosso e sorridente, in una sala del Consiglio gremita di persone, con le quali Silvio ha condiviso il suo percorso di volontario e anche tante giovani leve che in lui vedono un esempio da seguire.
“È con gratitudine e stima che consegno questa targa a Silvio, punto di riferimento della nostra comunità per la sua grande disponibilità verso gli altri e verso la sua città. - ha sottolineato il sindaco Bezzone - Con lui Ceva ha affrontato i momenti più brutti delle alluvioni e anche i più spensierati, durante gli eventi più importanti. Attraverso di lui vogliamo ringraziare tutti i volontari che quotidianamente si spendono sul nostro territorio. Abbiamo lavorato molto insieme, sempre con grande professionalità e grazie ad un’organizzazione impeccabile tra voi associazioni e noi dell’Amministrazione. Una collaborazione concreta, che ha dato i suoi frutti. Spero che molti giovani vedano Silvio come un esempio da seguire”.
“La città di Ceva ti deve molto - ha detto ad Amerio, il vicesindaco Lorenzo Alliani - e molto deve anche alle donne e agli uomini che fanno parte delle associazioni di volontariato, che a Ceva sono 42. Volontari che forniscono un’opera ed un servizio fondamentali alla comunità, che sarebbe difficile se non impossibile, realizzare senza la fantastica macchina del volontariato”.
Durante la cerimonia, dal distaccamento provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo è arrivata una nota firmata dal comandante dirigente superiore Corrado Romano e dal direttore vice dirigente Giancarlo Paternò, per ricordare come all’ex capo reparto volontario “è stato conferito nell’anno 2005 dal superiore ministero dell’Interno, il diploma di lodevole servizio per l’attività svolta con grande dedizione dal 10 gennaio 1967 al 31 maggio 2003, presso il distaccamento di Ceva anche in qualità di capo distaccamento”.
“Sono stato fortunato a fare il vigile del fuoco, attraverso il quale ho portato avanti la mia missione personale, ossia quella di aiutare gli altri” ha detto Silvio Amerio, trattenendo a stento la commozione: “E che dovevo aiutare gli altri l’ho capito molto presto, a soli 15 anni: era il 5 ottobre del 1960 e mio fratello Gianni che allora aveva 3 anni, giocando vicino a casa cadde in un pozzo. Quando ho sentito le grida disperate di mia mamma ed ho capito cosa era accaduto, senza neppure pensarci un attimo mi sono buttato nel pozzo dove il mio fratellino stava cercando di rimanere a galla. La mia fortuna è stata una canalina di ferro attaccata alla parete del pozzo, alla quale mi sono aggrappato con lui in braccio. Poi con molta difficoltà ed una forza che a quell’età non credevo di avere, mi sono arrampicato su una scala che mia mamma aveva calato nel pozzo. Ogni scalino era una fatica immensa ma anche una grande gioia perché era un passo in più verso la salvezza”.
“Sono molto onorato di aver ricevuto questa targa. Non so come ringraziarvi”, ha concluso Silvio Amerio. “Ci hai già ringraziato con tutto quello che hai fatto per la tua, la nostra città”, gli ha risposto il sindaco Bezzone.
NaMur
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