Ceva stila il PEBA per diventare una città accessibile a tutti
Il vicesindaco Alliani: “Il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche è stato studiato in collaborazione con le associazioni cittadine”. Coinvolto anche l’Istituto BaruffiCeva punta a diventare una città accessibile a tutti e per questo ha stilato un articolato progetto per abolire le barriere architettoniche. Andrea Briatore è l’architetto al quale l’amministrazione comunale ha conferito l’incarico per la stesura del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA). Di cosa si tratta lo spiega il vicesindaco di Ceva, Lorenzo Alliani: “È lo strumento che dovrà monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici e della viabilità per tutti i cittadini. In particolare - precisa Alliani - per superare le barriere architettoniche che esistono in città”.
L’obiettivo del Piano è quello di rilevare e classificare le barriere presenti nell’area comunale e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani, come strade, piazze, parchi, giardini, elementi di arredo urbano. Il Piano deve poter individuare anche le proposte progettuali per l’eliminazione delle barriere esistenti e fare la stima dei costi.
“Il P.E.B.A., infatti - prosegue il vicesindaco Alliani - non è solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità, dato che comporta una previsione del tipo di soluzione da applicare per ogni barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento”. “Prima di redigere il Piano - precisa Alliani - abbiamo incontrato coloro che più di tutti conoscono la problematica, ovvero l’Associazione di volontariato, Gli Aquiloni per persone diversamente abili, l’Associazione di volontariato La Giostra che organizza attività per bambini e famiglie e il Direttore del Servizio socioassistenziale dottor Manosperti. Sono scaturite criticità e proposte molto interessanti da chi vive ogni giorno dell’anno il fatto che 10 cm di uno scalino possono diventare il confine tra potersi muovere più liberamente o rimanere immobili”.
Il Piano fa parte del capitolo “Lavori Pubblici” ma ancor più di quello “Cultura”. E proprio in questo solco la Dirigente dell’Istituto Baruffi dottoressa Addamo ha accettato con entusiasmo il coinvolgimento degli alunni di alcuni corsi specializzati nella realizzazione del Progetto. Entro il 31 dicembre di quest’anno il Comune dovrà presentare il Piano in Regione che sarà elemento indispensabile per poter accedere ai finanziamenti mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
c.s.
CEVA Ceva