Dalla Fondazione CRC nuove apparecchiature alla Cardiologia dell'ospedale di Mondovì
Intanto gli “Amici del Cuore” finanziano il progetto “Foresteria” per attirare specializzandiOra gli specializzandi, anche fuori sede, che intendano frequentare i reparti dell’ospedale di Mondovì, potranno usufruire del servizio di Foresteria, finanziato dall’associazione “Amici del Cuore” di Fossano-Mondovì-Trinità. Se ne è parlato venerdi scorso, durante una conferenza stampa alla presenza anche del vice presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola (accompagnato dalle consigliere generali Giuliana Turco e Daniela Bosia), per la consegna formale di nuove apparecchiature al reparto di Cardiologia del Regina Montis Regalis.
“Il nostro progetto - spiegano la Turco insieme al presidente del sodalizio, Mario Rossi – si pone l’obiettivo di favorire gli specializzandi alla frequenza, per alcuni periodi, dell’ospedale: un ambiente stimolante, meno dispersivo rispetto alle grandi aziende torinesi, dove si favorisce anche il rapporto con i colleghi. Contemporaneamente, per i non Cuneesi, è anche un modo per conoscere un territorio diverso e prendere atto del forte legame tra l’ospedale e il contesto che lo circonda”.
In questo periodo stanno frequentano il reparto di Cardiologia due specializzandi in Geriatria presso la Scuola di Torino: Anna Alladio di Villafalletto e Luigi Scavino, torinese. “In questo modo - spiega Mauro Feola, direttore della struttura complessa di Cardiologia - pensiamo di riuscire ad attrarre nuovi medici specializzati in un momento difficile per la scarsità di risorse umane. E’ importante, da un lato che gli specializzandi imparino a muoversi sul territorio, dall’altro che le strutture periferiche abbiano una spinta universitaria”. Il progetto ha la durata di un anno, ma molto probabilmente proseguirà (anche la Fondazione CRC, con il vice presidente, ha manifestato l’interesse e l’intenzione a contribuire per il 2022).
Le donazioni
Dalla Fondazione CRC arrivano invece due apparecchiature di altissimo livello: un ecografo portatile di alta fascia e un test da sforzo cardio-polmonare; un’apparecchiatura, quest’ultima che mancava all’ospedale e che offre la possibilità di valutare i pazienti con scompenso cardiaco avanzato, candidati al trapianto.
Il direttore generale Giuseppe Guerra sottolinea “la presenza della Fondazione CRC sul territorio e la vicinanza all’ospedale di Mondovì come testimoniano le ripetute e importanti donazioni finora effettuate, che consentono di mantenere le eccellenze e migliorare ancora, con l’innovazione tecnologica, le qualità delle diagnosi”. Concorda Raviola: “Continuiamo sempre volentieri alla crescita del territorio, l’ospedale di Mondovì ci ha visti presenti in molte occasioni importanti, manteniamo uno stretto collegamento con la Direzione strategica e la massima attenzione per progetti che favoriscano l’innovazione tecnologica e il miglioramento del comfort per i cittadini”.
Alla conferenza si è aggiunto il saluto del Sindaco di Mondovì, che non era presente per sopraggiunti impegni.
Redazione
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