Festival Funamboli, Debora Sattamino chiude il “tris” di incontri a Mondovì
La kermesse si apre con lo spettacolo di Gianfelice Facchetti dedicato ad Arpad Weisz, un grande del calcio morto ad Auschwitz. Il 23 maggio c’è Walter VeltroniTre appuntamenti per la terza settimana di maggio. Inizia così, con un tris di imperdibili incontri, l’edizione 2024 del Festival Funamboli - Parole in equilibrio, organizzato dall’associazione culturale Gli Spigolatori. La tematica di quest’anno, “Osare la speranza”, verrà declinata dai primi tre ospiti secondo il proprio sentire e la propria esperienza, sia umana, sia professionale.
La kermesse inaugura martedì 21 maggio, alle ore 21, con Gianfelice Facchetti, figlio del grande campione interista Giacinto. Gianfelice Facchetti ha declinato il calcio attraverso il teatro e porterà alla Casa delle Associazioni di Mondovì (via delle Scuole 31, Mondovì Piazza, ex scuole medie Francesco Gallo) uno spettacolo su Arpad Weisz, allenatore ebreo ungherese, naturalizzato italiano, poi deportato ad Auschwitz e ivi deceduto. Un simbolo del bel calcio, giocato e tifato, di squadre italiane campionesse in Europa, ma soprattutto simbolo di un’integrazione che, per anni, è stata capace di sfidare il pregiudizio nell’Italia degli anni ’30.
Il secondo appuntamento sarà giovedì 23 maggio, alle ore 18.30, sempre presso la Casa delle Associazioni, con Walter Veltroni. Il noto politico romano racconterà il concetto di speranza nella politica, nel prendersi cura della propria comunità attraverso un impegno attivo, limpido e coerente.
Sabato 25 maggio, alle ore 17, spazio invece alla grande tradizione culinaria ed enogastronomica del nostro territorio con la giornalista monregalese Debora Sattamino. Debora, collaboratrice del settimanale L’Unione Monregalese e nota soprattutto per la sua rubrica di cucina, ha già pubblicato due libri di ricette e, grazie alla competenza unita a una forte passione, ha valicato i confini locali arrivando a collaborare con gli inserti di cucina di alcune testate nazionali. Presso la Sala Conferenze del Museo della Ceramica di Mondovì (piazza Maggiore, 1), avremo modo di intraprendere un viaggio alla scoperta della speranza nelle tradizioni, quei piccoli gesti che appartengono alle nostre vite, alla nostra storia, e che ci fanno sentire a casa, così al sicuro da voler guardare al domani. Osare la speranza è un augurio rivolto a tutti, ma soprattutto alle generazioni più giovani, un messaggio non di incauto e cieco ottimismo, ma di buona volontà per costruire un futuro migliore.
Tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito con prenotazione consigliata. Per prenotazioni Eventbrite o [email protected].
c.s.
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