Mondovì, finanziati i progetti per la riqualificazione del Bosco della Nova
Con il contributo di Fondazione CRC saranno creati il sentiero, un nuovo ingresso e il punto panoramicoUn bosco di tre ettari disteso tra i rioni Breo e Piazza, accanto al percorso della Funicolare, a collegare idealmente la parte bassa e la parte alta di Mondovì. Un unicum nel panorama più prossimo, ossia quello dell’Italia nord occidentale. È il Bosco della Nova, un polmone verde incastonato nel tessuto urbano di Mondovì, che offre scorci panoramici di assoluto valore sulla pianura e sulla cornice delle Alpi Liguri e Marittime e si distingue per la ricca biodiversità, tipica della fascia pedemontana cuneese.
Un patrimonio che il Comune di Mondovì insieme alla Cooperativa Sociale Proteo e all’Istituto Casati Baracco, che ne è proprietario, vuole riqualificare e restituire alla cittadinanza, affinchè diventi patrimonio di tutti, con interventi specifici e mirati sia a preservarne il valore storico sia quello ambientale, in collaborazione con Fondazione Crc che ha finanziato i progetti (uno dei quali è risultato beneficiario all’interno del Bando Spazi Outdoor) per la realizzazione del sentieri dei un nuovo ingresso e del punto panoramico.
Biodiversità
All’interno del Bosco della Nova è presente un castagneto di pregio assoluto: 59 alberi di castagni secolari che lambiscono architetture di epoca medioevale. Nonostante la presenza dentro la città, l’abbandono ventennale ha riportato l’area in una condizione in cui il selvatico predomina, sia a livello floreale che faunistico. Roveti, frassineti spontanei, sottobosco impenetrabile sono diventati l’habitat preferito per numerose specie di piccoli cervidi (caprioli e daini). Ricchissima l’avifauna così come ricca è la varietà di culture arboree.
Storia
Fino al 2001 la Cascina che sta ai piedi del Bosco della Nova ha ospitato una famiglia di agricoltori e allevatori: con loro si può dire che si sia conclusa la vocazione agricola di quel luogo. Da allora, la parte di prati ha ceduto terreno al bosco e velocemente i rovi hanno occupato lo spazio che un tempo era destinato a pascolo o a colture cerealicole. I tanti visitatori e gli abitanti di Mondovì che raggiungono Piazza con la funicolare si domandano da sempre che cosa ci fosse oltre la rete, ma ancora mai hanno potuto godere dell’enorme potenzialità che il Bosco è capace di offrire. Da quando la Cooperativa Proteo è intervenuta, sono stati aperti varchi nella vegetazione e si è dato avvio alla pulizia del sottobosco, tuttavia è necessario compiere ulteriori sforzi affinché questo luogo misterioso possa essere percorso nella sua interezza dal più ampio pubblico possibile. Con la collaborazione dell’Istituto Casati Baracco, che ne ha permesso l’apertura, è stato possibile mostrare una porzione del Bosco alle scuole e in occasione della Fiera di Primavera e della manifestazione Peccati di Gola: oltre mille persone tra studenti, cittadini e turisti hanno potuto godere del Bosco. L’occasione è stata importante per comprendere quali interventi fossero necessari per rendere il Bosco davvero fruibile a tutti: famiglie con bimbi piccoli, anziani, persone con disabilità motoria o sensoriale, attraverso l’eliminazione di quelle asperità che rendono difficoltosa la camminata.
c.s.

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