Pioggia di contributi ai comuni della Granda: dalla Regione arrivano oltre 13 milioni
La programmazione, illustrata da Cirio e Icardi ai sindaci, mette in campo risorse per 101 centri tra Alta Valle Tanaro e Cebano, Monregalese, Langhe e MonferratoIeri a Bossolasco, Ceva e Villanova Mondovì la Regione Piemonte ha illustrato ai sindaci del territorio la misura con cui vengono messi in campo oltre 13 milioni di euro a favore di 101 comuni cuneesi dell’Alta Valle Tanaro e Cebano, del Monregalese, della Terra di Langa e delle Terre di Langa e Monferrato. A livello regionale, questa programmazione finanzia complessivamente 805 comuni, suddivisi in 24 aree omogenee, con 105 milioni di euro. Lo stanziamento è reso possibile attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio.
“Mettiamo in campo oltre 13 milioni di euro per consentire a 101 amministrazioni comunali dell’Alta Valle Tanaro e Cebano, del Monregalese, della Terra di Langa e delle Terre di Langa e Monferrato di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività - dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni”.
“Grazie a queste risorse - osserva l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi - l’Alta Valle Tanaro e Cebano, il Monregalese, la Terra di Langa e le Terre di Langa e Monferrato avranno ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda salute e welfare, crescita sostenibile, riqualificazione urbana, competitività delle imprese, ambiente e risorse naturali. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione”.
Di seguito lo schema delle aree omogenee Alta Valle Tanaro e Cebano, Monregalese, Terra di Langa e Terre di Langa e Monferrato (di cui fanno parte anche comuni della provincia di Asti), finanziate con i fondi Fsc.
Area Alta Valle Tanaro e Cebano (2,18 milioni per 25 comuni cuneesi)
Alto, Bagnasco, Battifollo, Briga Alta, Caprauna, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Garessio, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Montezemolo, Nucetto, Ormea, Paroldo, Perlo, Priero, Priola, Roascio, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Scagnello, Torresina, Viola.
Area Monregalese (4,09 milioni per 29 comuni cuneesi)
Bastia Mondovì, Briaglia, Carrù, Castelletto Stura, Chiusa di Pesio, Cigliè, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Monasterolo Casotto, Montaldo di Mondovì, Montanera, Morozzo, Niella Tanaro, Pamparato, Pianfei, Piozzo, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca de' Baldi, Roccaforte Mondovì, San Michele Mondovì, Sant'Albano Stura, Torre Mondovì, Trinità, Vicoforte, Villanova Mondovì.
Area Terra di Langa (2,63 milioni per 37 comuni cuneesi)
Albaretto della Torre, Arguello, Barolo, Belvedere Langhe, Benevello, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Castiglione Falletto, Cerretto Langhe, Cissone, Clavesana, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Grinzane Cavour, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Monchiero, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Niella Belbo, Novello, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Verduno.
Area Terre di Langa e Monferrato (4,97 milioni per 43 comuni, di cui 33 astigiani e 10 cuneesi)
Agliano Terme (Asti), Barbaresco (Cuneo), Belveglio (Asti), Bruno (Asti), Calamandrana (Asti), Calosso (Asti), Canelli (Asti), Castagnole delle Lanze (Asti), Castel Boglione (Asti), Castel Rocchero (Asti), Castelletto Molina (Asti), Castelnuovo Belbo (Asti), Castelnuovo Calcea (Asti), Castiglione Tinella (Cuneo), Coazzolo (Asti), Cortiglione (Asti), Cossano Belbo (Cuneo), Costigliole d’Asti (Asti), Fontanile (Asti), Incisa Scapaccino (Asti), Isola d'Asti (Asti), Mango (Cuneo), Maranzana (Asti), Moasca (Asti), Mombaruzzo (Asti), Mombercelli (Asti), Mongardino (Asti), Montabone (Asti), Montaldo Scarampi (Asti), Montegrosso d'Asti (Asti), Neive (Cuneo), Neviglie (Cuneo), Nizza Monferrato (Asti), Quaranti (Asti), Rocchetta Belbo (Cuneo), Rocchetta Palafea (Asti), San Marzano Oliveto (Asti), Santo Stefano Belbo (Cuneo), Treiso (Cuneo), Trezzo Tinella (Cuneo), Vaglio Serra (Asti), Vigliano d'Asti (Asti), Vinchio (Asti).
Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 15 luglio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.
Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.
c.s.
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