Sanità e dati Lea, la Regione: "Per il Piemonte numeri positivi e in crescita"
Cirio e Icardi: "La tabella circolata lunedì era palesemente errata, ma qualche esponente dell'opposizione ha preferito montare una polemica su dati non ufficiali""Dall’interlocuzione con il Ministero della Salute è emerso che, nella tabella provvisoria con i dati Lea relativi alle perfomance delle varie Regioni, il Piemonte ha punteggi diversi da quelli diffusi nei giorni scorsi a mezzo stampa, e positivi". Lo fa sapere la Regione stessa in un comunicato stampa diffuso ieri sera, mercoledì 21 febbraio. Prosegue la nota: "Per quanto riguarda l’area ospedaliera, che era stata erroneamente indicata a zero, il punteggio del Piemonte è attualmente 87, il dato più alto degli ultimi sei anni, ovvero il periodo preso in esame dal ministero in questa valutazione (2017-2022). Il dato infatti risulta in crescita rispetto al 77,9 del 2021 e al 74,92 del 2020, anche rispetto alle performance del 2019, 85,78, del 2018 con 85,59 e del 2017 con 84,14. Per quanto riguarda l’area distrettuale il punteggio attuale del Piemonte è 86, e non 59 come riportato nella prima versione tabella, anche in questo caso con un dato in crescita rispetto all’ 84,47 del 2021".
"Era del tutto evidente che la tabella circolata lunedì aveva anomalie tali da essere palesemente errata - dichiarano il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - ma evidentemente qualche esponente dell’opposizione ha preferito montare una polemica su dati non ufficiali e sbagliati pur di strappare qualche titolo sui giornali e scoprire oggi che le cose sono ben diverse. La verità è che il Piemonte ha superato le difficoltà degli anni della pandemia, durante i quali gli sforzi sono stati concentrati sulla campagna vaccinale e sulla lotta al Covid, e oggi ha indicatori positivi e in crescita. Questo a conferma del grande sforzo che, nonostante le difficoltà, stiamo portando avanti per sostenere il nostro sistema sanitario e renderlo sempre più adatto alle esigenze di cura della nostra comunità".
Redazione
CUNEO sanità