Villanova Mondovì: direzione-futuro ai ‘Dialoghi Eula Extra’
L’Agenda 2030 presentata dall’ex ministro Giovannini, portavoce ASviS. Bersanetti: 'Ospiti di grande caratura, un evento di visione e passione''Non siamo l’unica specie sulla Terra, ma siamo l’unica in grado di immaginare’. L’ambiente, la scuola, il valore del tempo: lo sguardo rivolto al futuro, ma con radici ben salde. Il secondo appuntamento dei ‘Dialoghi Eula Extra’, andato in scena nella serata di lunedì 20 luglio, ha visto protagonista Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, economista e docente universitario con un passato ai vertici dell’Istat e dell’OCSE, che, in collegamento live, si è reso protagonista di un’appassionata lectio sullo sviluppo sostenibile. In sala, come chiaro segnale di vicinanza e sostegno al territorio, Gianni Bottalico, già presidente nazionale ed internazionale delle ACLI ed attuale responsabile dei rapporti di ASviS con gli Enti locali.
Sindaci ed autorità, in piena osservanza delle normative COVID-19, sono tornati ad animare l’antica chiesa di Santa Caterina in Villavecchia, luogo simbolo di riflessione e unità. La platea, in presenza ed in live streaming, è stata accolta dai saluti di Michele Pianetta vicesindaco di Villanova Mondovì, Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, Paolo Blangetti, presidente della Bcc Pianfei e Rocca de' Baldi, Roberto Ganzinelli, presidente di Confartigianato Fidi Cuneo, e Luca Chiapella, vicepresidente della Camera di Commercio di Cuneo e presidente di Confcommercio Cuneo.
A pochi giorni dall’evento, sono già oltre 12mila le visualizzazioni social della diretta, disponibile sul canale Youtube ‘Villanova Turismo e Manifestazioni’. Tanti i ‘titoli’ proposti dall’intervento dell’ex ministro Giovannini, il primo interamente focalizzato sul sistema Italia, impreparato alla pandemia: "Difficile parlare di sviluppo quando, secondo l’Istat, il 30% delle imprese italiane si interroga sulla possibilità di chiudere. L’Occidente ha improvvisamente scoperto che le pandemie non riguardano solo altri continenti. Non abbiamo dato retta ai segnali d’allarme degli scienziati che ci avevano avvisati sui rischi dovuti ai danneggiamenti degli ecosistemi".
L’ASviS ha avanzato la proposta di costituire in Italia un ‘Centro di previsione strategica’ presso la Presidenza del Consiglio per attrezzare il Governo con queste conoscenze. In parallelo, è necessario corredare i nuovi interventi normativi con valutazioni sui loro effetti. Il futuro non lo si deve ‘solo’ decidere, ma immaginare e realizzare. Nel settembre 2015 è avvenuta la firma dell’Agenda 2030: "Ringrazio ancora Ban Ki-moon, allora segretario generale delle Nazioni Unite - prosegue Giovannini - per avermi coinvolto nella stesura del documento, definito ‘un grande dono’ perché obbliga i Paesi a cooperare per arrivare al suo pieno compimento".
Sono ancora poche le persone che conoscono i 17 goals dell’Agenda 2030, come pochi sono coloro che hanno almeno letto i 169 target e scoperto che l’Italia si è impegnata a raggiungerne 21 entro il 2020: dimezzare il numero di morti e feriti per incidenti stradali, fornire le città di piani per i cambiamenti climatici, ridurre il numero dei NEET (Not in Education, Employment or Training), dotare tutte le famiglie di banda ultra larga. L’ASviS è al fianco degli amministratori locali: "Ognuno di voi - le parole di Giovannini - ha la possibilità di rendere l’amministrazione sostenibile, a partire dai consumi energetici e dalla gestione rifiuti, integrando l’Agenda 2030 alle agende politiche. Nelle comunità si disegna e si realizza il domani. È qui che dobbiamo riconoscere che il nostro benessere non dipende solo dal capitale economico, ma anche da quello umano, sociale e naturale".
In chiusura, Giovannini punta i riflettori sul programma Next Generation EU (Recovery Fund), lo strumento europeo di emergenza che integrerà temporaneamente il bilancio dell'UE con nuovi finanziamenti provenienti dai mercati finanziari: "Ho letto una quantità di sciocchezze su cosa avremmo potuto fare con i fondi europei, tra cui la trasformazione del nostro sistema produttivo secondo il green new deal. Con quei soldi dobbiamo fare formazione, innovazione, lotta alle disuguaglianze: sono questi i grandi capitoli per cui il Next Generation EU può essere utilizzato".
Profondi cambiamenti, non ‘una spennellata di verde’, non più politiche basate su vulnerabilità e resilienza ma che prevengono, preparano e trasformano. "I Dialoghi Eula sono un duro lavoro di squadra - afferma Fulvio Bersanetti, direttore scientifico della manifestazione - con uno staff che per mesi costruisce ed immagina l’evento. Siamo convinti di aver contribuito ad uno sviluppo sostenibile dell’evento, aumentando il numero di persone coinvolte e diminuendo gli spostamenti fisici grazie alla presenza della fibra ottica in Santa Caterina. Un accadimento non casuale, favorito dalla visione e dalla passione del sindaco Michelangelo Turco e dal vicesindaco Michele Pianetta, primi sostenitori dell’evento che, in questa occasione, ha ospitato veri e propri testimoni di una nuova rotta, quella indicata dall’Agenda 2030".
c.s.
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