Al via un progetto per capire quanti sono gli animali selvatici uccisi dalle auto
Lo studio avviato dal Parco del Monviso si basa sulla partecipazione diffusa da parte di tutti: chiunque potrà segnalare un investimento stradale attraverso la piattaforma 'INaturalist'Il Parco del Monviso ha avviato il progetto "Monviso Road Kill", con lo scopo di monitorare la mortalità della fauna selvatica vittima del traffico automobilistico sulle strade e sui sentieri dei comuni del Parco del Monviso e dell’area MaB Unesco. Il progetto si basa sulla partecipazione diffusa da parte di tutti: chiunque si imbattesse in casi di investimenti stradali di vertebrati selvatici (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi) lungo la rete viaria dell’area Monviso MaB Unesco è invitato a segnalarlo al Parco.
La segnalazione potrà essere effettuata attraverso la piattaforma INaturalist, seguendo il link del progetto (https://www.inaturalist.org/projects/monviso-road-kill), o mediante l’app INaturalist su smartphone. In alternativa è inoltre possibile segnalare i dati tramite posta elettronica a [email protected], purché essi siano completi di foto e ubicazione precisa del ritrovamento. Tenuto conto che la sicurezza dell’osservatore durante il momento di raccolta dei dati è di primaria importanza, si consiglia a tutti coloro che vorranno collaborare di indossare sempre il giubbotto ad alta visibilità durante i rilevamenti. La regolare raccolta di informazioni potrà costituire sia un valido strumento per conoscere meglio il comportamento di specie elusive, sia per proporre azioni di mitigazione dell’impatto, nonché come sistema di monitoraggio della tendenza delle popolazioni delle varie specie interessate e della loro distribuzione.
La durata minima prevista del progetto è di 5 anni e l’analisi dei dati raccolti, in itinere e in conclusione, permetterà di dare una dimensione al fenomeno del “road kill” in un ambito territoriale in cui ecosistemi ad alto valore naturalistico coesistono con infrastrutture ad alto traffico veicolare. In particolare, consentirà di valutare le specie più colpite, i percorsi preferenziali di spostamento delle specie e le zone a maggiore rischio e permetterà di progettare e adottare contromisure per la salvaguardia del patrimonio naturale e della sicurezza degli automobilisti. Questo progetto permetterà, inoltre, di raccogliere un gran numero di dati di presenza sulle specie inserite nelle direttive comunitarie, in particolare la Direttiva Habitat e la Direttiva Uccelli. Le informazioni saranno di cruciale importanza per conoscere il territorio, avvicinare i cittadini alle tematiche della conservazione e come base dati per le future rendicontazioni delle Direttive europee. I referenti del progetto sono Mara Calvini e Marco Rastelli, che potranno essere contattati per ulteriori informazioni via mail a [email protected] o telefonicamente al n. 0175.46505.
Per saperne di più
Il "road kill", ovvero la mortalità stradale degli animali selvatici, è un'importante e ben conosciuta causa di decesso per gli animali tra le più̀ alte a livello di Comunità Europea, ed è fonte di pericolo per gli automobilisti. In Europa le stime parlano dai 10 ai 100 milioni di animali morti ogni anno. In Italia i dati sono ancora più approssimativi e derivano per lo più dalle richieste di risarcimento danni e non da veri e propri monitoraggi. Inoltre non si hanno informazioni su tutte le specie il cui investimento non comporta danno risarcibile o che non destano l’attenzione degli automobilisti (piccoli mammiferi, uccelli, anfibi, rettili, ecc.). Negli ultimi anni sono anche nati dei dispositivi e applicazioni per aiutare gli automobilisti, quali il Progetto SPIA attivo nella provincia di Cuneo (https://notizie.provincia.cuneo.gov.it/?p=39965). Considerato l’elevato traffico stradale in tutte le regioni italiane si comprende facilmente l’interesse di una più̀ precisa valutazione dell’impatto di tale tipo di mortalità sulla fauna selvatica.
La mortalità stradale è inoltre una fonte fondamentale e spesso fortemente sottostimata, di dati faunistici per specie rare o di difficile contattabilità, ad esempio mammiferi notturni o elusivi, rapaci notturni (http://www.gpso.it/news/strix/), oppure permette di individuare punti chiave di attraversamento di anfibi, potendo così predisporre delle contromisure per evitare mortalità eccessive e/o rischi per la viabilità (https://www.parchialpicozie.it/news/detail/08-02-2017-rospodotto-per-salvare-gli-anfibi-ad-avigliana/).
c.s.
CRISSOLO automobili - Monviso - animali - selvatici - Mortalità - monviso road kill